Arcieri Curti Vadi, attività e successi

La società A.S.D. Arcieri Curtis Vadi nasce ufficialmente nel settembre 2011, sviluppo di un’idea nata qualche mese prima da un gruppo di appassionati, ed è attualmente registrata alla FITArco. E’ stato proprio l’entusiasmo del gruppo ad aver subito gonfiato le vele della società, che a breve ha guadagnato buona fama per i suoi importanti successi. Da ultimo, un terzo posto ai campionati italiani indoor, a Rimini, in febbraio, per la squadra delle allieve.

L’associazione è molto aperta e disponibile, e condivide al suo interno uno spirito sportivo che non ha nulla a che invidiare ad altre attività. Essendo uno sport individuale, il tiro con l’arco può essere intrapreso ad ogni età. L’allenamento richiede concentrazione, autocontrollo, costanza, nonché sviluppo del temperamento personale, rispetto dell’avversario e del compagno di corso. Questi aspetti sono fondamentali per creare un forte legame tra i singoli sportivi, all’insegna della reciproca lealtà e altruismo che fanno breccia anche fuori dal campo da tiro. La società sportiva si fa conoscere con articoli, con dimostrazioni aperte al pubblico su richiesta o nate da loro spontanea iniziativa, ma anche grazie al sito internet molto ben strutturato (www.arciericurtisvadi.it).

Ma perché scegliere questo sport minore al posto di altre offerte e proposte più “di massa”? Il vicepresidente del gruppo risponde che “oltre al costo iniziale per l’attrezzatura, per il resto del tempo la spesa è molto bassa, in più questo è uno sport che tiene a contatto con la natura e che si pratica all’aperto. Libera la mente dal caos quotidiano, in quanto richiede concentrazione, e riprende un po’ la giocosità di quando eravamo giovani: chi da bambino non ha provato a lanciare una o due frecce per gioco?”.

L’ultima gara ufficiale organizzata dalla società si è tenuta a Morsano il 5-6 febbraio ed ha avuto un enorme successo, con circa 150 iscritti, provenienti da dentro e fuori regione, alcuni anche dalla Slovenia.

Insomma uno sport emergente, che cerca nuovi giovani iscritti che possano continuare a coltivare questa passione, tramandata da tempo immemore (anche gli antichi greci conoscevano l’uso dell’arco, si pensi all’Iliade, secoli prima delle rocche medioevali). Gli atleti zelanti intanto guardano con ottimismo alla gara in Veneto nel settembre di quest’anno, dove contano di aggiudicarsi qualche altra bella medaglia come gli anni scorsi.

Samuele Deppieri