Il voto tra ragione e passione

L’esito delle elezioni politiche, anche se in parte previsto, inizialmente mi è sembrato poco comprensibile e mi ha stupito. Poi ho trovato una linea di pensiero che aiuta a spiegarlo.

Credo che da troppo tempo molti di noi si siano irrigiditi nelle loro posizioni, a causa della paura di un futuro economico e sociale che percepiamo chiaramente come incerto, o addirittura negativo, per noi e per i nostri figli, amici, parenti. Irrigidirsi porta ad un uso esclusivo della razionalità, e allontana dai sentimenti, dall’emotività, dalle passioni: inaridisce. Ecco la possibile lettura “psicologica” dell’esito delle elezioni: un grande cambiamento, in parte inatteso, che mostra la possibilità di sbloccare questa rigidità, di scardinare timori e di riaprire uno spazio per ciò che ognuno “sogna” dentro di sé. Quel che è avvenuto con il voto può essere un esempio anche per le nostre personali esperienze di tutti i giorni: c’è ancora la possibilità che non tutto sia già sicuro, bloccato, fissato, rigido; c’è ancora la possibilità di cambiare, di progettare un futuro migliore.

La Costituzione degli Stati Uniti parla esplicitamente della felicità: avere a disposizione idee e speranze per il futuro, una possibilità di felicità, è la spinta fondamentale e risveglia l’entusiasmo e il coraggio in tutte le nostre azioni.

Andrà verificato alla prova dei fatti, nei prossimi giorni/mesi, come e se questo cambiamento si tradurrà in azioni concrete nell’ambito politico. Ma intanto è evidente come sia rientrato con forza nel dibattito politico l’aspetto della passione, della visione positiva del futuro. Un aspetto molto importante, da tempo mancante in tante proposte dei partiti o, peggio, utilizzato solo per promesse fasulle e ingannevoli.

Insomma l’esito delle elezioni può essere letto come un’occasione per osservare come la ragione e la passione possano e anzi debbano convivere per portare cambiamenti, nuove idee, spinte al miglioramento, sia nelle scelte pubbliche che nelle nostre personali esperienze.

Lorenzo Marafatto