Un esordio letterario tra memoria e sogno

Roberto Zanin, animatore di compagnie teatrali e componente del direttivo della Pro Loco, ha da poco fatto il suo esordio come scrittore, pubblicando il suo primo libro, intitolato “Cordovado tra memoria e sogno”.

Da quanto tempo le piace scrivere?

“Mi è sempre piaciuto scrivere, è qualcosa di terapeutico: mi rifugio nel mio mondo ideale e trovo la pace interiore”.

Dove o quando trova la sua ispirazione?

“L’ispirazione la trovo da piccole cose: odori, colori e sapori, leggendo libri, articoli di giornali e riviste, ma anche da piccoli incidenti che succedono quotidianamente, da avvenimenti passati e da frasi sentite da persone che mi stanno attorno. L’importante è non buttare via niente di quello che ci circonda, e provare a ricordarsi anche dei fatti più semplici e comuni”.

Ci parli un po’ del suo libro.

“Il libro è una raccolta di brevi racconti, verosimili ma ovviamente romanzati, con protagonisti diversi in ognuno di essi. Tutti sono legati da un punto di riferimento: Cordovado. Queste storie, infatti, rappresentano un viaggio nella mia memoria, e nel mio vissuto in questo paese meraviglioso. Scrivo, ad esempio, delle esperienze formative passate qui, della fontana di Venchiaredo, della stazione, ma anche della mia militanza nel Curtis Vadi e di avvenimenti quali il terremoto del 1976. Poi, il sedicesimo racconto “Alberi custodi”, funge da ponte tra storia e sogno, attraverso la fantasia, con alberi narratori di storie per arrivare a racconti ambientati in una Cordovado medievale, con un alchimista e un frate birichino. L’ultimo racconto, il più lungo, è anche quello della mia maturità. E’ infatti il testo cui sono più affezionato: un esempio è che il protagonista, il prof. Zainet, cognome che è quasi un anagramma del mio, come lavoro fa il professore di archeologia, la professione che avrei sempre voluto fare”.

Chi ha contribuito a realizzare questo progetto?

“Come la maggior parte delle persone che scrivono, avevo bisogno di persone che potessero leggere il mio elaborato, consigliandomi e correggendo la punteggiatura e le frasi. Allora ho chiesto aiuto a Mirco Stefanon, Paola Vendrame e Monica Imperatore, tre persone eccezionali che mi hanno aiutato moltissimo, facendo tirare fuori il meglio da me e dalle mie parole. Monica, inoltre, ha fatto sia una prefazione, sia un intervento in Sala Civica sabato 24 marzo, quando ho presentato il libro. Ringrazio anche chi ha contribuito a finanziare la pubblicazione del libro, chi mi ha aiutato a rendere quel sabato un momento memorabile e chi ha letto il mio elaborato”.

Progetti futuri?

“Sto già lavorando al mio prossimo libro, nel quale ho tanta fiducia. Come “Cordovado tra memoria e sogno” sarà una raccolta di brevi racconti: stavolta, però, saranno ambientati in città diverse”.

Y Nam Phan Ngoc