Noi ragazzi dello zoo del Curtis Vadi

Per una volta la nostra rubrica Visti da lontano non è sola, ma viene affiancata da una cugina, che prende il nome di Visti da vicino. Da molto vicino, in verità: mi è stato chiesto di scrivere questo articolo per palesare ai lettori quello che è il losco lavoro di noi ragazzi dello zoo del Curtis Vadi. A me piace pensare che una redazione sia un po’ come una cucina… c’è chi si occupa di mansioni dolci, chi dei piatti forti, chi di fare emulsioni di parole e fatti e chi, naturalmente, di rompere ogni tanto le uova nel paniere. Ecco, io asciugo, dopo averci pianto sopra, il latte versato (da me), mentre quell’ottima massaia che è il nostro caporedattore mi redarguisce abbandonando la postazione dei primi, a gentili colpi di matterello sul capo.

La nostra redazione vanta di sfornare ogni tre mesi, da più di quarant’anni, il periodico di Cordovado, e ne va orgogliosa.

 

La brigata è composta per lo più da giovani cuochi, capitanati da grandi chef, e da un lavapiatti (io). La mia esperienza in cucina nasce tre anni fa, e, in termini tecnici, sono in stagionatura. Devo dire che mi diverte, scrivere per questo paese, e mi rende orgogliosa. Da poco, poi, all’interno della redazione, si è formato un gruppo, chiamato Spacca 7, grazie al concorso “Hai un’idea? Si può fare”, nel quale abbiamo realizzato la guida “Le confessioni di un territorio”: noi membri siamo ancora da “sbucciare”, ma contiamo di diventare dei piccoli Vissani, nel nostro piccolo. Consiglio a chiunque voglia fare gavetta di passare per la nostra redazione… che è composta di persone formidabili, che ci mettono il cuore, e che sanno farti crescere. E’ bello, il nostro zoo, multietnico, un poliedrico plateau di personalità diverse, buone come un vino d’annata.

E. G.