Progettare nuove “evasioni”

Pubblicato in Cronaca

Mercoledì 12 ottobre sono ricominciate le attività del Progetto Giovani, all’insegna di novità, nuovi obiettivi e attività. “Progettiamo Nuove Evasioni” è il titolo ideato per la nuova stagione. Perché “Evasioni”? Evasione intesa come una fuga “salutare”, che distoglie i giovani dalla routine di tutti i giorni coinvolgendoli attivamente con vari corsi, quali yoga, fotografia, console DJ, fumetti, trampoli e YouTV, coordinati da Katia Pocecco, con il valido contributo di Martina Canullo, Mattia Tissino, Daria Tonello, Erica Scain, Antonio Garlatti (responsabile del PuntoInforma) e Massimiliano Popaiz (responsabile del servizio Politiche Giovanili del sanvitese). Queste attività sono svolte a Cordovado, S. Vito al Tagliamento, Arzene e S. Martino e sono seguite da circa 12 ragazzi per corso.

Ma questi non sono gli unici numeri del Progetto Giovani: a Cordovado, nell’apertura settimanale del mercoledì, si ha un’affluenza di circa 40 ragazzi. Ogni giovedì inoltre si svolge “PG LIVE“, un evento artistico-culturale che mira all’apprendimento da parte dei ragazzi della bellezza della musica, dell’arte, del teatro, attraverso l’organizzazione di varie attività. Il Progetto Giovani collabora inoltre con il Servizio Civile Nazionale e con il “CEM”, un ente che ha sede a Pordenone e organizza corsi di musica moderna per la formazione di giovani musicisti.

Ulteriore novità della stagione è il progetto “Metabus“, che consiste in una “bacheca formativa” dislocata nei vari progetti giovani del sanvitese, e nelle scuole aderenti a questo progetto. Essendo gestito dai ragazzi stessi, il progetto “Metabus” permette uno scambio di informazioni di vario genere (sia ludiche sia culturali, eventi, corsi), permettendo un tipo di comunicazione accessibile a tutti.

Da quest’anno inoltre, le attività del Progetto Giovani non si svolgono solo per i ragazzi di una sola fascia d’età, ma anche per i ragazzi fino ai trent’anni, con la serata “30 e lode“. Il PG, infine, necessita anche di adulti, detti “adulti osservatori”, per far capire a tutti che il progetto giovani non è solo divertimento, ma anche un modo come un altro di accrescere le proprie abilità.

Filippo Zanin e Damiano Giusti