Una guida alla riscoperta del territorio

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A giugno, nello scorso numero, è apparso un articolo molto interessante e quasi anticipatore di Dario Bigattin, “Proposte per un progetto turistico-culturale“: intercalandosi in questo ambito è stata realizzata, in mesi di faticoso e divertente lavoro, una micro-guida alla riscoperta del paesaggio letterario nieviano. Con questa guida, “Le confessioni di un territorio“, s’intende mostrare con occhi diversi la vita di Ippolito Nievo e i luoghi e i paesi che ci circondano, dove davvero l’autore ha vissuto e dove si muovono ancora oggi i personaggi delle sue Confessioni.

 

Un possibile vantaggio di questo manuale è che, grazie alla grande praticità, possa essere utile materiale per una rete d’itinerari e per un punto turistico. La guida è stata realizzata da un gruppo di sette giovani (Sabrina Della Bianca, Ynam Phan Ngoc, Sandra Todorovic, Van Linh Phan Ngoc, Filippo Zanin, Kezzia Apetogbo ed Eleonora Gennari, quasi tutti redattori di questo giornale), che ha voluto perseguire la sfida lanciata da un concorso per il protagonismo giovanile: “Hai un’idea? Si può fare”. E’ stata presentata al pubblico sabato 24 settembre.

Il concorso, ideato dall’Ufficio Unico delle Politiche Giovanili del Sanvitese, è nato per promuovere tra i giovani dei comuni aderenti (Arzene, Casarsa, Cordovado, Morsano, San Martino e San Vito al Tagliamento, Sesto al Reghena e Valvasone) vari temi importanti: il rapporto tra giovani e ambiente, quello tra il gruppo dei pari, lo stile di vita sano, il mondo del volontariato, la solidarietà, l’interculturalità, il tempo libero, l’imprenditorialità, vivere l’Europa e l’Unione Europea, il 150° dell’Unità d’Italia. Il bando metteva a disposizione mille euro ciascuno per i primi 12 gruppi vincenti e prevedeva che il progetto fosse concluso e presentato a circa un mese dalla premiazione, avvenuta il 9 giugno 2011 al Teatro Civico di S. Vito. Il gruppo sopra citato, battezzatosi “Spacca 7“, ha scelto il tema del 150° dell’Unità d’Italia pensando a Nievo come ad eroe e poeta garibaldino ed è riuscito, con i soldi vinti, a pubblicare 600 copie di questo lavoro. Il motore dell’iniziativa è stato proprio Dario Bigattin, che ringraziamo per il suo aiuto: ci ha mostrato il bando di concorso, è stato fonte d’ informazioni e soprattutto ci ha coordinati con pazienza e giovialità. Ci auspichiamo che qualcuno ai piani alti rilegga il suo articolo: un progetto turistico si può invero fare.

Eleonora Sara Gennari