Un casale per i cacciatori

Il gruppo di caccia di Cordovado è nato negli anni ’60. A quell’epoca, secondo le leggi sia nazionali che regionali, il Friuli Venezia Giulia istituì delle riserve di caccia in quasi tutti i territori comunali. Il numero di cacciatori autorizzati a far parte di un gruppo di caccia è determinato da una commissione regionale che tiene conto di vari fattori quali l’ambiente, colture intensive e tutto ciò che riguarda flora e fauna. A Cordovado il numero massimo consentito è di 16 partecipanti con una deroga di 2 (che dura per circa un’annata).

Dopo il ripristino della ex discarica in via Vilunghi, il gruppo di caccia ha recentemente provveduto a riordinare e rendere accogliente il vecchio casale in località Puoi per farne sede di riunioni, cene e varie iniziative. Il casale è stato concesso in comodato d’uso dalla famiglia Benvenuto di Ramuscello, attuali proprietari. Domenica 19 settembre 2010 c’è stata l’inaugurazione organizzata dal Direttore della Riserva di caccia, Renato Gruarin, e dai soci, con la partecipazione del Sindaco di Cordovado. I cacciatori, oltre alle attività venatorie, considerata la loro costante presenza nel territorio comunale, si rendono disponibili per il monitoraggio continuo e la segnalazione di eventuali anomalie alle autorità competenti.

Inoltre, a partire dal 2009, in collaborazione con i veterinari provinciali è stato attuato il progetto di distribuzione dei vaccini contro la rabbia silvestre per le volpi. Si sono formate delle squadre costituite da cacciatori e membri della protezione civile. Nel 2010 si sono ripetuti i vaccini, questa volta lanciati tramite mezzi aerei. Nell’arco del tempo viene valutata l’efficacia dei vaccini e il possibile evolversi della rabbia. I piani di abbattimento della selvaggina sono autorizzati dall’ufficio regionale competente, solo dopo aver effettuato i censimenti (anche notturni) delle varie specie, fatti dagli stessi cacciatori nel mese di marzo di ogni anno.

Laura Mascarin