Serata della memoria

Sabato 18 maggio alle ore 20.30, in duomo vecchio Pieve di Sant’Andrea, l’occasione della presentazione del libro dal titolo “Per non dimenticare”, di Lauro Nicodemo sostenuto dal Fogolar Furlan “A.Panciera”, è stato un momento di toccante memoria di come le guerre e le dispute umane siano il male assoluto.

Il connubio del coro cordovadese “InCanto” diretto dalla maestra Orietta Mason, con la compagnia teatrale cordovadese “Dateci un palco” del regista Roberto Zanin e le poesie lette da Mariarosa Sartori hanno sottolineato il ripudio della guerra, e rivendicato i valori di pace e speranza come traguardi inalienabili. Attraverso brani sapientemente scelti ed eseguiti, quelli musicali (Ave Maria di De Andrè, Diamante di Zucchero, You raise me up di Josh Groban, Evening rise), le letture recitate (Sepolto vivo di Zanin, Se questo è un essere umano di Letterio Scopelliti) e le poesie lette con l’accompagnamento musicale a cura di Silvio Cantarutti (Malafesta di Nicodemo, L’Alpino sul Don di Aldo Polesel) si è creata un’atmosfera pregna di riflessione e di solidarietà umana, in una serata che possiamo definire “della memoria”. Proprio nell’intento dello stesso autore, che dedica l’evento alla nostra concittadina Anna Papais nell’ottantesimo anniversario della sua deportazione nei campi di concentramento tedeschi, oggetto della lettura recitata “Se questo è un essere umano” recitata da Patrizia Artico, Emanuela Reginato e Roberto Zanin.

Un plauso al Fogolar Furlan “A. Panciera” per la sensibilità e per questa iniziativa che ha edito il volume curato da Lauro Nicodemo, un libro che raccoglie numerose testimonianze di memoria storica, brani di guerra partigiana, di eroismi, di sacrifici avvenuti nel nostro territorio, nei nostri paesi a cavallo tra il 1943 e il 1947 che hanno definito i valori di democrazia e libertà nel solco dell’antifascismo. Ha chiuso la serata l’intervento del presidente del Fogolar Furlan del Veneto Orientale, Gian Marco Rizzetto, che ha sottolineato l’importanza dell’educazione alla pace, in riferimento ai tempi difficili che viviamo, rilanciando il diritto alla speranza. Cordovado ancora una volta fa sinergia tra gruppi, fonde capacità artistiche, sentimenti di appartenenza, progettualità per la comunità, in una felice serata di aggregazione e di memoria collettiva.