Cordovado per l’Aquila

E’ passato quasi un anno dal tragico terremoto in Abruzzo e ci siamo chiesti che destinazione abbiano avuto i fondi raccolti in occasione della manifestazione “Cordovado per l’Abruzzo”, tenutasi lo scorso luglio.

Ci siamo rivolti quindi agli organizzatori Claudio Toneguzzo e Alessandra Piasentin, del gruppo “Amici nel pallone”, i quali ci hanno dato esaurienti spiegazioni a riguardo, giustificando anche il ritardo dovuto all’iter burocratico: “La cifra raccolta dalla manifestazione è stata di ben 5000 euro, spesa purtroppo solo da poco ai fini preposti. Per quanto riguarda le motivazioni di questa lunga attesa, possiamo dire che il nostro intento, fin dall’inizio, è stato quello di dare un aiuto concreto, finalizzato all’acquisto di qualcosa di realmente utile e necessario e non di limitarci a depositare i soldi in un conto corrente. 

Ci siamo quindi attivati subito, contattando la Protezione Civile di Cordovado che, essendo impegnata sul campo, magari poteva suggerirci qualcosa. Come spesso accade in queste situazioni, però, essendo moltissime le offerte di aiuto economico di qualsiasi genere e risultando praticamente impossibile indicare ad ognuno quale poteva essere l’aiuto concreto da dare, anche la Protezione Civile ha costituito un conto corrente dove poter depositare le donazioni. Pertanto abbiamo preferito aspettare. Tramite un amico siamo poi venuti a conoscenza del fatto che, con la cifra a nostra disposizione, l’Ospedale de L’Aquila, gravemente danneggiato dal sisma, avrebbe potuto acquistare un dispositivo per la cura dell’ittero nei bambini. Ci siamo messi quindi in contatto con la Dott.ssa Di Fabio, primario del reparto di Pediatria, che ci ha fatto avere tutta la documentazione relativa all’apparecchiatura. Finalmente avevamo trovato quello che stavamo cercando. Il sistema per fototerapia verrà consegnato, in nostra presenza, all’Ospedale de L’Aquila e presenterà una targhetta con il nome di Cordovado, piccolo paese dal grande cuore che ha voluto fare qualcosa di concreto per contribuire alla ricostruzione di ciò che in quel terribile 6 Aprile era andato distrutto. Vogliamo infine ringraziare, ancora una volta, tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo con il loro aiuto, di qualsiasi natura esso sia stato. Sono stati davvero tanti e sono stati il cuore di questa iniziativa. Quando si crede in qualcosa, tutto è possibile”.