Il bisogno di sicurezza

Pubblicato in Cronaca

Cordovado indubbiamente è un luogo dell’anima, un equilibrio tra modernità e distacco onirico, continua a mantenere quell’attrazione estetica di immacolato centro di campagna tra risorgive e vestigia del passato ma è fragile. Basta un insediamento di trasformazione agricola per alterare l’odore dell’aria che respiriamo e renderla insopportabile, basta una lavorazione industriale che scarichi reflui nei nostri fiumi per verificare alterazioni profonde all’habitat, basta un raduno motoristico per rompere quella quiete che fa parte del nostro vivere quotidiano. 

Proprio questa fragilità va vigilata, monitorata, sostenuta. 

La nostra comunità vive in armonia grazie a continui compromessi con le tante esigenze economiche, sociali, amministrative, che ci consentono di avere una sicurezza nel futuro, la speranza di auspicate migliorie. 

Ecco allora nel tempo del corona-virus, in questa sospensione temporale senza sicura fine, che la comunità di Cordovado si raccoglie attorno ai suoi sicuri punti di riferimento: l’amministrazione comunale, il sistema sanitario locale, le forze dell’ordine, lo splendido volontariato. 

Il dott. Rinaudo è andato in pensione e ha lasciato il suo ambulatorio con sede vacante, il dott. Tambone l’altra unica figura di medico di base in paese, si è sobbarcato un ulteriore carico di cittadini che hanno comunque dovuto fare una diaspora tra i medici presenti nel mandamento. Cordovado si trova ad affrontare una emergenza di carenza medica, uno squilibrio che ci lascia il fiato sospeso, una anomalia che incide sulle nostre sicurezze, un vuoto tecnico che svilisce il paese, al di là di ogni comprensibile difficoltà di reperimento. Quando questo succede la società, la nostra comunità perde sicurezza, il confine delle cose appare meno chiaro, soprattutto ora, Cordovado ha bisogno di un nuovo dottore in una popolazione che non sta certo rinverdendo. 

L’accorato appello non si nutre di polemica, né di critica, vuole essere solo un segnalibro sull’agenda delle priorità, adesso che i cittadini si sentono ancora più soli, nella non facile situazione di ripresa della pandemia. Ai cordovadesi, che so essere pazienti e fiduciosi, auguro a presto un nuovo medico di base, che in questo modo darà fiducia alla comunità e agli sconforti degli ultimi tempi. La sicurezza per il nostro paese è anche questo.