Pierabech 2009: Dove andremo il prossimo anno?

Questo è il più bel “grazie” dettomi da una mamma di una bambina che ha fatto il primo anno di campeggio la domenica che è venuta a prenderla. Non era tanto importante sapere come si era comportata la figlia, ma visto la sua serenità e la contentezza della piccola, era già pronta, dopo “qualche” oretta di riposo meritato, a farle ricominciare una nuova avventura.

Una settimana di pieno sole, dal 17 al 23 agosto, passata nella casa della comunità salesiana del “Bearzi” di Udine a Pierabech di Forni Avoltri; questa l’atmosfera vissuta dal campeggio parrocchiale aperto a tutti i ragazzi della parrocchia dalla quarta elementare alla 1 superiore; un bel mix d’età che quest’anno ha dato i suoi buoni risultati, creando un’atmosfera tranquilla e divertente.

Le giornate di bel tempo hanno aiutato a far si che la grande macchina organizzativa riuscisse a girare nel verso giusto e senza grandi intoppi; i ragazzi, poi, hanno dato la loro parte affinchè il tutto diventasse super!

Certo qualcosa non è andato liscio, ma non sarebbe campeggio se tutto fosse perfetto – forse bisognerebbe comprendere che non siamo in una colonia estiva – Tra “un salto” al centro sportivo di Forni Avoltri, una bella camminata fino alla Malga Bordaglia di Sopra, partite di calcio femminile, giochi d’insieme tra i ragazzi più piccoli e quelli più grandi e momenti di piccole riflessioni sulle lettere di Paolo di Tarso, la settimana è andata a concludersi nell’ultima serata di divertimento e giochi.

Il campo non si è mosso da solo: è stato necessario che ci fosse una macchina collaudata già da tempo alle spalle di tutto.

Una macchina composta dalla grande squadra di cuochi al quale è doveroso un enorme grazie per la disponibilità, fantasia e passione nel far da mangiare a 70 ragazzi ed essere sempre pronta a seguire l’organizzazione della giornata con i suoi tempi.

Una macchina incoraggiata dal parroco, che anche quest’anno ha voluto passare con noi qualche giornata, e mossa dal gruppo degli animatori parrocchiali che non dimentichiamo sono “ragazzi normali” che hanno deciso di passare la loro estate in compagnia dei più piccoli che già da febbraio ha iniziato a lavorare  per trovare nuove idee perché questo campo fosse diverso da quelli passati e da quelli futuri.

Certo non è facile gestire il tutto, ma il sorriso dei bambini ed un “arrivederci al prossimo anno” sono sempre la miglior carica per mettersi a ensare per il …. Campo 2010!!