Un talento cordovadese

Pubblicato in Cronaca

È in un caldo pomeriggio di fine agosto, nel borgo di Cordovado, che incontro Iris Dinaj, una sorridente ragazzina di dodici anni. Iris è fresca vincitrice del concorso canoro per voci nuove “Canta Junior” a Lignano Sabbiadoro (UD), giunto alla sua terza edizione e dedicato a bambini/e e ragazzi/e.

Ci sediamo in uno dei tavolini del bar, e cominciamo a parlare. Iris è un po’ emozionata, quindi cerco di dire qualche battuta per farla sorridere. Poi inizio a farle domande su com’è nata la sua passione per la musica, sul perché abbia deciso di partecipare al concorso e com’è stato il primo impatto sul palco. Mi racconta che la passione per la musica è nata quando era piccola, che cantava davanti agli specchi, che è stata sua mamma a parlarle del Concorso, e che il primo impatto con il palco è stato terrificante, poiché aveva molti giudici davanti. E poi c’era l’ansia da palcoscenico, che però non le ha giocato un brutto scherzo, infatti ha ottenuto il primo posto. Lei non si aspettava proprio di vincere. Una voce d’oro, hanno scritto i quotidiani locali.

Anche i familiari e gli amici sono stati contentissimi di questa vittoria, che non è neanche la prima, infatti Iris ha partecipato ad altri concorsi, vincendone anche uno. La canzone che l’ha fatta trionfare è stata “If ain’t got you”, un brano di Alicia Keys, una cantante che Iris ammira molto, sia come artista sia per il suo repertorio. Questa vittoria le ha regalato anche una borsa di studio per approfondire gli studi di canto, che continuerà a Udine, alla scuola di musica Groove Factory, dove quest’anno comincerà anche le lezioni di pianoforte. Quest’anno inoltre frequenterà la terza media e chiedendole se ha già qualche idea sulle scuole superiori, mi ha risposto di sì, aggiungendo che vorrebbe andare al Liceo XXV Aprile di Portogruaro. Qualche altro sogno per il futuro? “Magari tra un paio di anni ti sentiremo cantare in qualche talent televisivo”, le dico. Mi risponde con una risata imbarazzata, ma sotto sotto vedo che ci spera. Così la saluto, augurandole buona fortuna per tutto. Mi sorride, prende la bici e se ne va. E penso: “Sì Iris, lo spero anch’io”.

Lisa Codignotto