Un silenzio rotto di lontano

Pubblichiamo un brano tratto dal libro “Osteria da Guerrino” di Ariego Rizzetto (insegnante, dirigente scolastico e scrittore originariodi Teglio Veneto, scomparso alla fine del 2013). Il brano è parte del discorso letto da Alessandro Zanon in occasione dellacerimonia di commemorazione delle vittime civili di guerra, tenutasi a Suzzolins domenica 18 gennaio. Alla sentita ricorrenza,attorno al cippo con i nomi dei caduti, hanno partecipato numerosi cittadini di Cordovado e Teglio, assieme alle autorità comunalie ai rappresentanti delle associazioni.

“Nell’inverno del nuovo anno, la sera del 16 gennaio, mentre uomini, donne e bambini erano raccolti come sempre nella stalla, si videro dalle finestre bagliori fiammanti di razzi e si udirono poco dopo assordanti frastuoni di bombe e granate che sembravano avere di mira proprio quel luogo mentre le mucche, in preda al panico, saltando sulla greppia si dimenavano e mugolavano sinistramente. Sibili di schegge passavano rasenti ai muri e tutti gli occupanti la stalla, sgomenti, si accovacciavano sugli angoli più riparati temendo la fine vicina. Un quarto d’ora… poi il silenzio rotto di lontano da pianti disperati dei feriti e dei sopravvissuti. Toni Bozzato e sua sorella Maria col marito Toni Riva erano usciti dalla loro casa per vedere il cielo illuminato a giorno: rimasero tutti e tre stecchiti sull’aia. Giovanni Pin usciva dalla stalla dei Nicodemo e fu freddato sul ciglio che lo conduceva a casa; i giovani Ferruccio Nicodemo, Cei Biasio e Michele Bozzato furono colpiti mentre si riparavano lungo un fosso vicino alla roggia Lugugnana.

La piccola borgata di Suzzolins pagò un elevato prezzo umano in quell’assurdo bombardamento effettuato dagli inglesi: sette morti e decine di feriti. Non c’erano obiettivi militari né strategici nella povera frazione divisa tra Veneto e Friuli, e quell’operazione fu decisamente un errore della RAF”.

Ariego Rizzetto