Un arbitro cordovadese in trasferta

Intervisto in un pomeriggio di metà aprile Gianluca Ambrosio, giovane arbitro della sezione di Pordenone dell’associazione AIA FIGC, rientrato da poco da una trasferta a Malaga in Spagna.

Ne deriva una lunga chiacchierata, in cui mi racconta della passione per il calcio trasmessa dalla famiglia, soprattutto dal fratello più grande di cui poi ha seguito le orme come arbitro, dopo aver giocato per un breve periodo nel settore giovanile.

A 15 anni inizia il percorso per diventare arbitro con l’under 14, affiancato dagli osservatori, figure fondamentali nel tutoraggio e nella crescita formativa. “La figura dell’arbitro, mi racconta Gianluca, deve innanzitutto avere due caratteristiche fondamentali: conoscere il regolamento e avere una buona preparazione atletica. Altro aspetto importante è stare alla giusta distanza per poter capire cosa succede in campo, e il modo in cui si possono verificare le cose, per essere soprattutto credibile nelle decisioni che poi si prenderà. Il rispetto e l’empatia sono altre caratteristiche importanti per questo ruolo”.

Sono presenti ben sei arbitri nel cordovadese, di cui la metà sono donne, e la presenza di queste ultime è aumentata nel corso degli anni all’interno dell’associazione (si pensi per esempio al progetto Woman IAI con l’UEFA, nell’ambito del quale quattro ragazze da tutta Italia sono state selezionate per arbitrare un torneo in Florida).

L’associazione AIA FIGC conta circa 175 arbitri nella sezione di Pordenone, di cui una quarantina arbitrano a livello regionale.

L’esperienza dell’Erasmus, invece, ha rappresentato una grande occasione per potersi confrontare con arbitri provenienti da tutta Europa, e arbitrare all’IBER CUP, torneo molto conosciuto fra le squadre spagnole e portoghesi, in cui ha arbitrato una partita al giorno ed è stato quarto uomo ufficiale nelle semifinali.

L’interscambio con gli altri arbitri, rappresentare la propria sezione all’estero (motivo di orgoglio per l’associazione), i consigli tecnici, le lezioni apprese hanno reso quest’esperienza molto importante, avendo avuto anche la fortuna di essere stato scelto e aver fatto parte di quegli otto arbitri italiani che sono partiti per quest’esperienza in terra spagnola.

Come progetti futuri, Gianluca si augura di continuare ad arbitrare, raggiungere nuovi traguardi, ma soprattutto continuare ad amare questo sport e divertirsi, perché è la prima cosa che anche i giudici di gara si ripetono prima del fischio di inizio di ogni partita.

Lisa Codignotto