L’aggiornamento del piano di recupero del centro storico

Pubblicato in Cronaca

Istituito per la prima volta nel 1979 al fine di rivalorizzare le aree più antiche del paese, il piano di recupero del centro storico di Cordovado, che risulta attualmente cristallizzato alla versione in scadenza nel 2019, è ancora in attesa del nuovo aggiornamento sostanziale atteso entro la primavera del 2024.

Questo strumento urbanistico nasce e si sviluppa tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80, quando l’espansione edilizia e la crescita delle periferie stava causando lo svuotamento e degrado dei centri storici, parallelamente sottraendo terreno al verde ed all’agricoltura. Per contrastare questi fenomeni furono dunque stanziati attraverso la Legge Regionale 2 del 1983 numerosi fondi di rotazione per la riqualificazione dei centri storici ed istituiti i primi piani di recupero e particolareggiati che stabilivano le regole per la conservazione del tessuto urbanistico rispettandone le caratteristiche architettoniche originali.

L’applicazione del piano a Cordovado ha avuto atto con diversi interventi di edilizia popolare (palazzi Eca, Valvo e case Maestrello) e di recupero (Castello, Municipio, palazzi Cecchini, Cappellari, Cargnelli, Marcuzzi, ex latteria) consentendo di dare forma al paese come lo conosciamo. Attualmente è in corso la progettazione di un nuovo Piano di Recupero, di cui è incaricato l’architetto sanvitese Luca Minatel, con l’obiettivo di mantenere la filosofia dei piani storici modernizzandone però i criteri architettonici e adottando maggiori margini di flessibilità. L’aggiornamento sta procedendo con l’analisi dello stato di fatto e la ricognizione del territorio (anche attraverso le immagini da drone) ed il confronto coi dati catastali. Nei prossimi mesi il Piano vero e proprio sarà sviluppato e presentato al Consiglio Comunale per la discussione. L’approvazione finale è prevista entro la primavera del 2024.