Rievocazione rinnovata dopo due anni di stop, palio al Saccudello

La rievocazione storica Cordovado Medievale, svoltasi il 27 e 28 agosto in veste rinnovata con il villaggio storico allestito per la prima volta al parco Mainardi, ha conseguito un successo andato oltre le aspettative del direttivo della Pro Cordovado.

Quest’ultimo, eletto nel febbraio 2020, era alla sua prima organizzazione della kermesse, dopo due anni di stop imposto dall’emergenza pandemica.

Il Palio è stato vinto dal rione Saccudello, il cui paladino (sorteggiato secondo il regolamento tra i Cavalieri del Drago di Castelfranco Veneto e i Cavalieri di San Giovanni di Noale) ha sconfitto il Borgo campione in carica, Suzzolins e Villa Belvedere nelle prove della giostra delle bandiere, del furto delle botti e del tiro con l’arco.

La manifestazione ha preso il via nel tardo pomeriggio di sabato 27, in Arena estiva di palazzo Cecchini, con l’apertura delle taverne dei rioni e spettacoli dei Cavalieri del Drago di Castelfranco Veneto, compagnia d’arme specializzata nella ricostruzione di battaglie e duelli con diverse armi bianche, e dei Cavalieri di San Giovanni, associazione di Noale che rievoca le gesta degli “Ospitalieri”, l’ordine religioso e militare attivo dalla prima metà del XIII secolo.

La domenica mattina, nel Duomo antico, ecco la benedizione dei gonfaloni del palio e dei rioni, quindi, da piazza Santa Caterina a palazzo Cecchini, l’apertura dalle bancarelle degli artigiani “moderni”, mentre nel parco di Villa Mainardi erano al lavoro gli artigiani medievali, nel mercato d’epoca allestito dal Comitato antica Fiera di Santa Lucia. Nel pomeriggio la sfilata storica, dal Castello al parco Cecchini, con i figuranti dei rioni, i tamburini e il gruppo Sbandieratori di Cordovado, poi le esibizioni con le spade dei cavalieri del Drago e quelli di San Giovanni, e le gare del Palio. Altro spettacolo di spade infuocate in serata, e la proclamazione del vincitore.

Le due giornate sono state animate anche da artisti di strada: Zavir il giullare della Regina Cornaro (Acqua Alta Teatro), Trovadores de Romagna, Alice Populin trio (arpa celtica), Bambabambin Puppet Theatre del burattinaio bellunese Paolo Rech, i Giullari del Diavolo, Metenio Atrippa e la sua nobile fiera. E non ultime, le mostre d’arte e le specialità gastronomiche. Il punto turistico ha ospitato la mostra “Volti e ricordi del Palio di Cordovado 1986–1995”, allestita da Lucio Leandrin, con 40 fotografie scat- tate da Claudio Stello (autore pure delle foto sulla rievocazione qui pubblicate), mentre a palazzo Cecchini si è tenuta l’esposizione d’arte “Viva la vida”, a cura del gruppo artistico “Gli indipendenti”. “Sono arrivate dalle tremila alle quattro- mila persone, tan- te venute da fuori regione e anche stranieri, secondo quanto ci ha riferito la protezione civile, che coordinava il traffico e i parcheggi insieme ai carabinieri e alla polizia locale”, ha detto l’in- domani al Gazzettino Daniele Rizzetto, presidente della Pro Cordovado. “Un’ottantina di volontari – ha aggiunto – hanno collaborato alla gestione della rievocazione. Ci ha fatto molto piacere vedere lavorare insieme i volontari dei quattro rioni, in serenità e divertendosi. Abbiamo raccolto tanti commenti positivi da parte dei cordovadesi, soprattutto per la scelta di mettere il villaggio medievale nel parco Mainardi, finora poco sfruttato”.