Il sorriso e la dolcezza della maestra Manuela

13 aprile 1963. È sabato, nasce una bimba dagli occhi verde-azzurro, una dolce ragazzina bionda che a fine anni Settanta farà innamorare il suo compagno di una vita, con il quale sarà moglie, madre, nonna, una donna che ha amato fin da subito il suo paese mettendosene al servizio in punta di piedi.

A neanche tre anni, l’asilo in quella che sarebbe divenuta la “sua” amata scuola dell’infanzia, le elementari e le scuole medie con gli amici storici con i quali muove i primi passi nella comunità cordovadese: i pomeriggi all’oratorio con l’arrivo di don Roberto Battel; i campeggi dai quali nasce la passione per la montagna, mai più abbandonata e condivisa poi con la sua famiglia, i carnevali a lavorare fino a tarda notte, le prime redazioni del Curtis Vadi con la sua pacata presenza nel turbinio delle discussioni animate che caratterizzavano i bollenti anni Settanta e Ottanta; la nascita, nel 1978, del coro Nuova Creazione che la annovera nel gruppetto delle prime coriste e che lei vorrà accanto il 6 settembre 1986 mentre sposa il suo Adriano.

L’aver frequentato l’Istituto Magistrale a Portogruaro le aprirà, alcuni anni dopo, le porte dell’insegnamento e nel 1998 approda a Cordovado diventando la “maestra Manuela”, adorata, complice la sua innata dolcezza, dai bambini e benvoluta da genitori e colleghe per la sua disponibilità e capacità di mediazione. Come referente di plesso è determinante nelle situazioni difficili che con le sue doti di concretezza riesce sempre a semplificare senza mai banalizzare, rendendole semplici senza svuotarle del reale significato. Ottiene così la totale fiducia dei dirigenti che si sono succeduti negli anni e che le affidano il ruolo di coordinamento delle tre scuole dell’infanzia dell’Istituto.
All’interno della scuola si è sempre spesa nelle diverse commissioni e poi anche come membro del consiglio di amministrazione dell’Associazione “Francesco Cecchini”.
Il “ciao maestra” ricevuto durante le sue frequenti passeggiate accanto ad Adriano era ricambiato dal sorriso disarmante che ha illuminato da sempre il suo volto.
Solo la malattia, arrivata nel 2016, è riuscita a tenerla lontana, prima per un periodo e poi dal 2019 definitivamente, dalla sua amata scuola.
18 giugno 2022, è sabato e Manuela è partita: il cielo ha una stella in più, Cordovado un sorriso luminoso in meno… la cui luce resta però nel cuore di una comunità grata della sua presenza.

In memoria, un grazie

Le offerte in memoria della maestra Manuela sono state devolute all’Associazione Italiana Leucemia. Quest’ultima, attraverso la lettera del presidente AIL Udine Giuseppe Gioffrè, ha espresso gratitudine per la donazione: “Questa offerta dà un notevole contributo agli scopi dell’associazione: promuovere e sostenere la ricerca nel campo delle malattie del sangue e portare un costante aiuto a chi attraversa
questa difficile prova”.