La lampada accesa

Pubblicato in Lettere

Gentile redazione, sono la vedova di Dante Martin, emigrato a Ginevra come me, nel 1959. Vi invio questo mio pensiero che mi aiuta in questo triste periodo di pandemia.
Ne ho molti altri. Cordiali saluti.

La lampada accesa

È già sera, fuori gela, già accese le luci dei lampioni.
È già notte profonda alle 20h.
Guardo riflessa sulla vetrata del portoncino d’entrata riflessa l’immagine d’una mia piccola lampada, ora accesa, che brilla, m’illumina, m’invita a sperar.

Non s’ode una voce, tutto all’intorno è silenzio, sì, s’ode il ronzio di qualche macchina che forse se ne ritorna
dopo una lunga giornata di duro labor.
Finito è così presto il giorno, scomparse le tenui luci d’autunno.

Le foglie son già tutte cadute sull’umido prato brinato,
ora la lunga notte autunnale porterà con sé il buio invernale.

Giuliana Martin