Ridurre gli effetti del clima che cambia

Negli ultimi tre decenni, l’Europa ha visto un aumento del 60% degli eventi meteorologici estremi. Tali eventi purtroppo si sono verificati anche nelle nostre zone, basti ricordare quanto accaduto il 10 agosto 2017 (si veda il “Curtis Vadi” di settembre 2017). Analizziamo alcune possibili azioni che anche nei piccoli paesi, come è il nostro, possono essere messe in atto per ridurre l’effetto di questi cambiamenti. Consideriamo che queste azioni efficaci per il clima sono fonti di importanti benefici anche in termini di qualità della vita, miglioramento della salute pubblica, risparmio sui costi e creazione di posti di lavoro.

Una prima azione riguarda la pianificazione e la progettazione adeguata degli edifici. Ad esempio, la copertura del suolo per abitazioni, strade e parcheggi (impermeabilizzazione del suolo) aumenta l’assorbimento di energia dal sole e porta a temperature urbane più elevate (il cosiddetto “effetto isola di calore urbana”). Allo stesso tempo, viene ridotto il drenaggio naturale che, in particolare durante le forti piogge, può portare a inondazioni urbane. Dall’altra parte, rendere i nostri edifici più efficienti dal punto di vista energetico e rispettosi del clima può svolgere un ruolo importante nella riduzione del riscaldamento globale, considerando che si calcola che gli edifici residenziali e commerciali sono responsabili di circa il 39% delle emissioni totali di anidride carbonica. Anche il mantenimento in efficienza della rete idrografica superficiale minore, tramite la pulizia regolare di scoline e fossi, che nel nostro comune è effettuata con efficienza, è fondamentale per prevenire gravi danni sia per la collettività che per i privati.

Un’altra azione coinvolge l’agricoltura: le pratiche agro-forestali integrano diversi alberi o arbusti con colture e bestiame. In particolare, i pascoli alberati possono sequestrare da cinque a 10 volte più carbonio rispetto ad aree prive di alberi della stessa dimensione.

È efficace anche adottare sistemi decentralizzati di produzione energetica, i quali, spesso alimentati da energia rinnovabile, con linee di trasmissione più corte e aree di distribuzione più piccole, sono più resistenti ai cambiamenti del clima. Le tecnologie a basse emissioni di carbonio come i pannelli solari e le batterie possono fornire energia affidabile e pulita.


Un altro ambito importante è il trasporto, che influisce, si calcola, per il 33% circa sulle emissioni totali di anidride carbonica. Le infrastrutture di trasporto sono anche estremamente vulnerabili agli impatti dei cambiamenti climatici come tempeste e calore estremo. L’espansione del trasporto pubblico urbano potrebbe ridurre il numero previsto di auto sulla strada ed evitare tonnellate di emissioni di carbonio.

Questi sono solo alcuni esempi di azioni che possono mitigare gli effetti del clima che cambia. Ne esistono molti altri in diversi settori, ecosistemi, paesi e comunità. Azioni integrate tra comunità e livelli decisionali sono fondamentali per affrontare questo problema in modo efficace.

Per approfondire: https://www.wri.org/insights/5-strate- gies-achieve-climate-mitigation-and-adaptation-simulta- neously.

Lorenzo Marafatto