La fioritura dell’agave

Qualcuno l’avrà senz’altro notato, passando davanti alla villa adiacente al Molino di Cordovado. Un fiore molto alto, posizionato proprio accanto all’ingresso dell’ex residenza della famiglia Variola, in un punto soleggiato.

Si tratta di un’agave americana, pianta originaria del Messico e poi diffusasi nel corso del tempo anche nell’area del Mediterraneo e nelle regioni a clima temperato. Alla base presenta foglie larghe, appuntite e arcuate, che si organizzano in rosette di colore verde tendente al bluastro oppure variegate di un color bianco crema. Raggiunti mediamente i 15-20 anni di età, in genere d’estate, la pianta emette lunghi steli, con diramazioni che sviluppano una infiorescenza a pannocchia, contenente fiori tubiformi di colore giallo. Ha una crescita rapida, al punto da poter superare i 5 metri in un mese di vita e toccare addirittura i 10. Chissà a quale imponente altezza arriverà, il fiore di viale Stazione.

Come si legge al sito www.giardinaggio.net, la particolarità dell’agave, oltre all’aspetto, è che è una pianta caratteristicamente monocarpica: fiorisce una sola volta durante l’arco della sua vita e, dopo la fioritura e la conseguente maturazione dei suoi fiori, dal profumo simile a quello dei meloni molto maturi, è destinata a morire. Per questo, il fiore è definito dagli studiosi di botanica fiore spietato. Dopo la morte, rilascia germogli basali da cui possono originare nuove piante.

Al momento in cui scriviamo, il fiore dell’agave, che pare avere molti anni, sta per raggiungere il suo massimo splendore.