La rinascita di Casa Mariani

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Da tempo ormai casa Mariani, edificio storico presso la curva di via Battaglione Gemona, non è stato altro che un vecchio rudere disabitato nel pieno centro di Cordovado, come purtroppo se ne vedono ancora.

La sua storia è ormai più che centenaria e si riconduce soprattutto a quella dell’esercizio commerciale che per più di mezzo secolo ha ospitato, ovvero la “Trattoria alla Stella”. Dal 1910, infatti, l’edificio è stato locale dell’attività condotta prima da Antonio e poi dal figlio Angelo Zuliani, famosi osti dal grande cuore e riferimento sia della comunità cordovadese che della gente di passaggio. L’avventore infatti alla trattoria poteva trovare ristoro ma anche molti altri servizi quali camere per la notte o addirittura un servizio di taxi con diverse automobili. Figure note a tutti i cordovadesi vi hanno preso alloggio, come ad esempio il maestro di musica Balduzzi, nato nel 1902 nello stesso paese di Giuseppe Verdi. Oppure la signora Iole Pangoni, impiegata dei Molini Variola che, pur risiedendo a Udine, vi soggiornava dal lunedì al venerdì per poi tornare a casa nel weekend, conducendo una delle prime forme di conciliazione tra carriera e famiglia, inusuale per una donna dell’epoca. L’edificio fu anche sede della macelleria Mariani, successivamente gestita da Nino De Monte e chiusa a metà degli anni ’90 in concomitanza con l’apertura della Coop. La sua posizione nevralgica e la caratteristica delle attività ospitate, dunque, ha reso casa Mariani testimone di eventi, aneddoti e momenti storici per la comunità cordovadese. 

È per questa ragione che il Comune ha, negli anni, pianificato l’acquisizione e ristrutturazione del locale nell’ambito generale del Piano di Recupero del centro storico avviato nei primi anni ’90 sfruttando i finanziamenti della Legge 2 del 1983. Si tratta di una strategia, perpetuata dalle varie amministrazioni comunali susseguitisi negli anni, di mantenimento e recupero della struttura urbanistica attingendo ai fondi regionali dedicati, che ha coinvolto già molti edifici storici come i palazzi Cappellari, Marcuzzi, Carnielli e Valvo. Come per questi ultimi, anche per Casa Mariani l’imperativo è “recuperare per conservare”. L’edificio è infatti stato acquistato nel 2012 dal Demanio per 150.000€ e vi sono in corso opere per il valore di ulteriori 750.000€. Il progetto di recupero, sviluppato dal 2015 ed ora in fase di realizzazione, prevede il ripristino del locale alla condizione originale rispettando tutte le misure dimensionali e forometriche dell’edificio, nonché il recupero tipologico della facciata con il restauro della storica scritta “Trattoria alla Stella”. A livello di destinazione finale ci sono ancora alcuni elementi in via di definizione, ma l’intenzione del Comune è quella di affidare i locali del piano terra ad esercizio commerciale (preferibilmente un’attività di ristorazione, per cui è stato da poco emesso un bando del quale non si conoscono gli esiti), mentre al primo e secondo piano sono stati realizzati 5 appartamenti al grezzo per la vendita a privati, i quali potranno effettuare rifiniture a piacere. 

Secondo l’attuale tabella di marcia i lavori dovrebbero concludersi entro la metà del 2021, con l’auspicio che non vi siano ritardi dovuti all’attuale situazione pandemica. In ogni caso si tratta di un tassello fondamentale per la rinascita del centro storico e, ci auguriamo, presto anche della “Trattoria alla Stella” un nuovo “vecchio” centro di aggregazione sociale, di cui in questi tempi si sente profondamente il bisogno.