Cordovado conquista la settimana enigmistica

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Quando sono in viaggio per l’Italia e mi chiedono da dove provengo, per far capire subito all’interlocutore, rispondo: friulano! Anche se in effetti sono nato a Bagnara di Gruaro in Veneto, poi aggiungo: Portogruaro, un paese vicino. Tutti conoscono il centro delle due gru ma solo in un secondo momento ribadisco: Cordovado.

Inconsciamente mi rimprovero di non osare di più, di non far pubblicità al nostro splendido borgo, di non presentarmi direttamente come cordovadese, ultimo lembo di Friuli al confine con Veneto. Ci sono molti modi di far conoscere il nostro paese, con l’attività sportiva ospitando e trasferendosi nei centri delle squadre avversarie, con quella culturale richiamando artisti e attività da altre città, con i media che ormai sono in collegamento in tempo reale con il mondo. Da quando il nostro paese è apparso nella trasmissione televisiva I borghi più belli d’Italia su Rai tre piazzandosi in buona posizione, se avete notato c’è più turismo, magia dell’informazione. 

In questi mesi di pandemia e di chiusura in casa e della mia iniziata pensione, mi sono dedicato a scrivere molto, a progettare iniziative e anche al gioco delle parole crociate, soprattutto sulla rivista Settimana Enigmistica, settimanalmente acquistata in edicola, al cui interno c’è una rubrica intitolata “UNA GITA A …”, che è un cruciverba che si risolve anche grazie a una serie di immagini che illustrano i maggiori angoli della città da scoprire. Mi è venuta l’idea di dare lustro a Cordovado. Ho contattato il nostro fotografo artista Claudio Stello e ci siamo attivati per fotografare una serie di monumenti e scorci del nostro bellissimo paese. Quando il materiale è stato realizzato ho inviato una mail alla redazione della Settimana Enigmistica con la richiesta di veder pubblicato nella rubrica “Una gita a…” il mio paese Cordovado. Una decina di giorni dopo, mi ha contattato la responsabile della programmazione editoriale, chiarendomi che le dispiaceva molto ma la richiesta per il nostro paese era già da un paio d’anni in attesa di essere pubblicato. Quindi un cordovadese aveva avuto la nostra stessa idea! Il rammarico era doppio, primo perché il lavoro svolto da Claudio, ha detta della redazione, era di ottimo livello per inquadratura e nitidezza e poi perché lo avevamo fatto per niente. Ho cercato di convincere la responsabile a utilizzare il materiale ugualmente, dove fosse possibile integrare, ma era tardi ormai era già impaginata, loro si preparano con mesi di anticipo. Dopo un po’ venni a sapere che il cordovadese che ci aveva preceduto era Matteo Petraz e che l’uscita del numero con il contributo di Cordovado era per l’ottobre 2020. 

Bello che questa iniziativa sia partita a distanza di tempo da persone diverse con lo stesso entusiasmo e l’amore per Cordovado, bello quindi rivedere anche in un giornale così diverso e specialistico, le nostre icone di sempre: il Castello, il Duomo vecchio, la chiesa della Madonna. Comunque Cordovado al centro dell’attenzione, grazie ai nostri concittadini che si muovono sempre con il paese nel loro cuore. 

Roberto Zanin