Contrastare il Riscaldamento globale

Pubblicato in Cultura

Sabato 16 dicembre 2018 è terminata la Conferenza sul cambiamento climatico organizzata dalle Nazioni Unite a Katowice, in Polonia.

Dopo due settimane di negoziazioni sono state stabilite delle regole per mettere in pratica entro il 2020 quanto deciso durante la COP21, la conferenza sul clima di Parigi del 2015. In particolare, sono stati decisi i criteri con cui misurare le emissioni di anidride carbonica (CO2) e valutare le misure per contrastare il cambiamento climatico dei singoli paesi. Alla conferenza hanno partecipato i rappresentanti di 196 paesi, compresi gli Stati Uniti. La conferenza purtroppo è terminata con decisioni parziali e non immediatamente applicative. In particolare vi sono ancora paesi che non riconoscono le conclusioni degli studi sull’andamento del clima. Da molti anni l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) delle Nazioni Unite si occupa della valutazione dei cambiamenti climatici.

L’IPCC è stato istituito nel 1988 allo scopo di fornire al mondo una visione chiara e scientificamente fondata dello stato attuale delle conoscenze sui cambiamenti climatici e sui loro potenziali impatti ambientali e socio-economici. Migliaia di ricercatori provenienti da tutto il mondo contribuiscono al lavoro dell’IPCC su base volontaria. Il processo di revisione (controllo incrociato delle pubblicazioni) è un elemento fondamentale delle procedure IPCC per assicurare una valutazione completa e obiettiva delle informazioni attualmente disponibili. Nel rapporto presentato a Katowice l’IPCC ha confermato che un aumento medio della temperatura globale di almeno 1,5°C sui livelli preindustriali è ormai inevitabile – avverrà nei prossimi 12 anni – e che per tenersi entro i 3°C di aumento complessivo sarà necessario tagliare le emissioni di anidride carbonica del 45 per cento entro il 2020. In mancanza di azioni molto decise, la temperatura media aumenterà oltre i 2°C portando a eventi climatici più estremi e cambiando il clima di intere aree geografiche, con conseguenze per milioni di persone (vedi https://www. ilpost.it/2018/12/16/conferenza- clima-cop24-risultati/).

Come già detto la conferenza ha ufficialmente riconosciuto il fatto che l’IPCC abbia realizzato un importante studio, ma senza riconoscerne le conclusioni. Secondo alcuni osservatori le decisioni prese a Katowice non sono sufficienti per affrontare con tempestività il problema del cambiamento climatico ed in particolare molte discussioni sul tema sono state rimandate alle prossime conferenze. Le grosse decisioni devono essere prese dai governi di tutti i paesi e si spera che il processo di decisione acceleri; nel frattempo noi nel nostro piccolo possiamo comunque adottare alcune semplici soluzioni per contribuire a ridurre il riscaldamento globale, come ridurre gli sprechi e usare mezzi pubblici e auto ibride.

Lorenzo Marafatto