La fontana del Venchiaredo e le risorgive

La Fontana di Venchiaredo è uno dei più noti luoghi letterari del nostro territorio, ed è presente negli scritti di Ippolito Nievo e Pier Paolo Pasolini. Questo luogo mostra le caratteristiche tipiche degli ambienti di risorgiva. Che cosa sono esattamente le risorgive?

Il termine risorgive indica il fenomeno di risorgenza delle acque dai suoli di pianura; si tratta di un fenomeno tipico della Pianura Padana.

I fiumi come Noncello, Stella, Meduna, Livenza, sono tutti fiumi di risorgiva. In pratica le acque provenienti dalle Alpi scorrono nella parte di pianura detta “alta”, su un deposito di detriti che le stesse acque hanno accumulato nel corso dei millenni. Nell’alta pianura quindi il letto dei fiumi è formato da ciottoli levigati dal trascinamento delle acque e dall’abrasione per sfregamento con gli altri ciottoli. Questo strato che forma il letto del fiume è molto permeabile e le acque quindi s’infiltrano abbondantemente nel sottosuolo, raggiungendo e formando falde freatiche. Dal momento che gli strati di ciottoli sono pendenti vi è un lento scorrimento sotterraneo delle acque verso la “bassa pianura”. Quando lo scorrimento incontra la bassa pianura, trova sedimenti fini, come limo, argilla e sabbia. Questi diversi strati di sedimento sono, diversamente dai ciottoli, impermeabili e si presentano sempre più compatti. Quindi lo scorrimento delle acque viene ostacolato e, lentamente, le acque iniziano a risalire, fino a quando affiorano spontaneamente in superficie. Si formano in questo modo le cosiddette “risorgive” o “fontanili” o “polle”, piccoli avvallamenti dal quale le acque continuano a sgorgare a fiotti. Dalle polle si possono successivamente formare ruscelli che confluiscono eventualmente in corsi fluviali veri e propri.

La zona di passaggio tra alta e bassa pianura viene denominata “fascia delle risorgive” e si estende dal Piemonte al Friuli, con una ampiezza che va da pochi chilometri fino a circa 20 km.

Le acque di risorgiva hanno delle caratteristiche peculiari: provenendo direttamente dalla falda sotterranea hanno una temperatura quasi costante, compresa tra i 10° e i 14° C, anche nel periodo invernale. L’acqua delle risorgive sgorga limpida e filtrata dalle ghiaie del sottosuolo dell’alta pianura. Data la temperatura delle acque, attorno alla risorgiva si forma un microclima particolare che favorisce la presenza di flora e fauna non presente in altre zone.

Lorenzo Marafatto