Un colpo al cuore

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Il violento sistema temporalesco che nel pomeriggio di giovedì 10 agosto si è abbattuto sul basso e medio Friuli, e parte del Veneto orientale, non ha risparmiato neanche il tiglio che dà il nome alla piazza sulla quale sorge. Il secolare albero, che è uno dei simboli del paese, è stato sradicato dal fortissimo vento, e la sua caduta è stata un colpo al cuore per generazioni di cordovadesi, anche per quelli residenti all’estero. Subito dopo il temporale, non appena si era sparsa la notizia, e nelle ore seguenti, fino a sera, la piazza è diventata un viavai di persone, giunte sul posto a fotografare o filmare il grande fusto inaspettatamente disteso sul prato, come in una incessante e dolente testimonianza di affetto.

Il tiglio fu piantato nel primo dopoguerra, probabilmente negli anni ’20. In molti hanno giocato sulla piazza, da bambini o da ragazzi, arrampicandosi sull’albero o correndociattorno, tirando calci a un pallone, o magari trasformandola in un “circuito” (come racconta Piero Dorigo, in questa stessa pagina). Altri si saranno senz’altro fermati a parlare all’ombra dei rigogliosi rami,nei giorni d’estate. Per i tantiche nel tempo hanno frequentato l’osteria lì di fronte, che pure dal tiglio prende il nome, l’albero era parte del paesaggio. Per tutti, è stato panorama quotidiano, in un punto di frequente passaggio.

Già poche ore dopo l’accaduto, il Comune ha incaricato un agronomo di Latisanache ha prodotto una relazione circa le possibilità di salvare la pianta, ponderandole probabilità di riuscitadelle diverse alternative diintervento. Nella seconda metà di agosto, il personale dei vivai Bejaflor di Portogruaro, dopo una drastica ma necessaria potatura, l’ha rimessa a dimora. La condizione del tiglio sarà attentamente monitorata e fatta oggetto di periodica valutazione. Nella speranza, universalmente condivisa, che riattecchisca. La sequenza fotografica presenta il tiglio nel suo splendore (in uno scatto del 2008), subito dopo lo sradicamento, lo stesso 10 agosto, e, infine, qualche giorno dopo la ripiantumazione, ai primi di settembre.