I libri senza parole

La biblioteca ha ospitato a palazzo Cecchini, tra maggio e giugno, una mostra internazionale di silent book. Dislocata in sala civica, ha avuto un filo rosso come elemento conduttore e colorate sedie come punto di appoggio (messe a disposizione gentilmente dall’azienda Midj). Numerosi i visitatori. Anche le classi della scuola primaria di Cordovado hanno avuto modo di visitarla, con le sapienti guide Sabina Vegnaduzzo e Stefania Nardini, e hanno partecipato a una lettura condivisa di un silent lasciando un disegno con il filo rosso come ricordo.

I silent book sono libri che non hanno bisogno delle parole per trasmettere una storia, ma si servono delle immagini, dando al lettore l’opportunità di interpretarla. La mostra è partita da Lampedusa e sta facendo il giro del mondo. Contiene libri che provengono da tutta la Terra, ma che sono raggiungibili da ognuno di noi proprio per l’assenza di parole.

I silent book sono dei passe-partout tra gli Stati, poiché uniscono le persone al di là delle lingue, e danno una grande lezione: non serve leggere per essere letti. Attraverso le immagini, il movimento e la fantasia i silent ci portano in un mondo di idee, suoni e immaginazione.

Sveva Campagnaro