Grande successo di pubblico per la Puntura del 1933

Sabato 11 giugno la compagnia “La lanterna” di Gruaro ha rappresentato, nella suggestiva cornice del duomo antico, l’opera teatrale “Quella dannata puntura del 1933”. L’evento culturale era organizzato da Comune di Cordovado, Parrocchia, Biblioteca e Circolo culturale Gino Bozza. La chiesa era affollatissima, con un pubblico attento e partecipe emozionalmente al dramma che ricorda la strage di ventotto bambini di Gruaro, vittime della vaccinazione antidifterica imposta dalle autorità fasciste.

L’opera, magistralmente interpretata dalla compagnia gruarese diretta da Lucia Pellegrin, è la quinta volta che viene rappresentata nel territorio (anche al teatro Russolo di Portogruaro) e ripercorre la vicenda portata alla luce dal libro-ricerca di Dario Bigattin, pubblicato dal Comune di Gruaro nel 2014, dal titolo “La maledetta puntura del 1933”. Un lavoro complesso, che ha dovuto fare i conti con le lacune del tempo ma, soprattutto, con i vuoti creati ad arte dal Regime. Ricche le testimonianze raccolte che hanno aggiunto qualche tassello alla fragile verità delle pochissime fonti documentarie. A distanza di oltre ottanta anni, il dramma di quei giorni è ferita rimarginata solo in superficie e il senso d’ingiustizia patito dalle famiglie e dalla comunità gruarese è ancora molto vivo.

Far riemergere dalle pieghe del tempo i fatti di quella lontana primavera è un dovere civile che può contribuire alla comprensione di questa tragedia solo apparentemente rimossa dalla coscienza collettiva e che segna la storia del Novecento del Comune veneto.