In un libro tecniche e consigli on-line sulla movimentazione dei pazienti

Origini codroipesi, residente a Cordovado da lungo tempo, Lucia Marcolin ha un’esperienza di oltre trent’anni come fisioterapista: 26 all’Ospedale di San Vito, dieci presso il Distretto di Azzano Decimo dell’A.S.S. n. 5 Friuli Occidentale, dove attualmente ha la qualifica di Fisioterapista Coordinatrice. Attiva nel campo della formazione, ha insegnato anche al corso di Laurea in Infermieristica dell’Università di Udine, nella sede staccata di via Prasecco a Pordenone. È inoltre docente ai corsi di formazione organizzati dall’Azienda Sanitaria sull“Ergonomia lavorativa per chi usa il videoterminale”, a corsi su principi e tecniche della movimentazione manuale dei carichi rivolti ai preposti ed al personale sanitario, nonchè ai corsi di formazione degli operatori socio-sanitari per le manovre di movimentazione manuale dei pazienti e dei carichi inanimati.

Recentemente ha pubblicato il libro dal titolo “Tutti i segreti della movimentazione manuale dei pazienti” (Europa Edizioni, pag. 112), corredato da un dvd della durata complessiva di circa quattro ore e anch’esso diviso in capitoli. Il libro è scritto in modo semplice e chiaro, e assieme al dvd illustra nel dettaglio, come si può leggere nel sito della casa editrice, “le numerose manovre necessarie alla cura, assistenza e riabilitazione della persona malata. Particolare rilievo viene dato alla sicurezza del paziente e nondimeno alla tutela della salute degli Operatori e/o dei familiari, frequentemente impegnati in manovre di sollevamento che nel tempo possono danneggiare l’integrità dell’apparato neuro-muscoloscheletrico”. “Si tratta di un libro rivolto non solo al personale tecnico e agli operatori professionali – racconta Lucia – ma anche ai familiari di anziani e persone malate. Viene messa in evidenza anche l’importanza della relazione che bisogna intrattenere con la persona da assistere, attraverso il tono di voce, il tocco, la luce, il linguaggio non verbale”.

In copertina, la Deposizione del Caravaggio, opera di inizio Seicento. “Dopo averci pensato molto – aggiunge Lucia – ho scelto per la copertina questo dipinto, conservato ai Musei Vaticani, perché esprime esattamente quanto si trova nelle pagine del libro: fa capire la centralità della persona, l’importanza da dare al paziente, il modo in cui i familiari vivono talvolta il dolore della malattia e dell’invecchiamento”.