Don Mario Del Re e gli scout cordovadesi nel 1947

Lo scorso maggio sono mancati Ermenegildo Coassin e Luigi Tramontin. Entrambi facevano parte del gruppo degli Scout cordovadesi, che fu fondato nel 1946 da Don Mario Del Re e raggruppava i giovani dell’Azione Cattolica di Cordovado. Propongo una fotografia scattata nel 1947 sul sagrato del Duomo vecchio.

Gli scout si erano dotati di una pratica divisa e si distinguevano per il basco o il cappello a larga tesa, un fazzoletto al collo fermato da un anello ricavato da un ramo di betulla.

Don Mario era un appassionato della montagna, dove organizzava il campeggio estivo dei “suoi” scout. Nella foto, lo vediamo al rifugio del Cadin dei Frati mentre celebra la Messa: “Alta, fina quasi oltre le montagne, si innalza l’Ostia Santa. Come ci si sente piccini in mezzo a tanta grandezza quanto ci si sente vicini al Signore”.

Ripeto quanto di Don Mario ho già scritto in precedenza. Monsignor Mario Del Re se ne andò alla bella età di quasi 89 anni il 15.11.2006. Don Mario (lo preferiva al titolo di Monsignore), figlio di emigranti friulani, fu cappellano a Cordovado dal 1943 al 1959, quando assunse importanti incarichi presso la Curia vescovile. Rimase sempre legato a Cordovado, e celebrava ogni mattina la messa al Santuario della Madonna prima di raggiungere Pordenone. Lo accompagnarono in tanti al camposanto; le giornate si erano accorciate e calavano le prime ombre della sera e fu commovente il commiato dei “suoi” scout di un tempo, che lo salutarono per l’ultima volta intonando il “Canto dell’addio“, il loro tradizionale arrivederci dopo ogni incontro.

In piedi da sinistra: Don Mario Del Re, il quarto è Ilario Fabbrini (profugo istriano), poi, con il cappello, Livio Martin, Giorgio Di Sopra con il gagliardetto, dietro a lui Carlo Ventoruzzo, Silvio Pillon, Luigi Tramontin, Giuseppe Ponte, Paolo Innocente e Giovanni Taffon.

Fila di mezzo: il secondo è Vincenzo Innocente, Carlo Petraz, Beppino Di Sopra, Amarillis Zadro, Pino Polo, Lodovico Ligato (profugo istriano), due non riconosciuti e, l’ultimo, Luigi Vernier.

Seduti davanti i “lupetti”: Giovanni Barbazza con il gagliardetto, il terzo è Giorgio Pillon, e, di seguito, Ermenegildo Coassin e Nello Nadalin. L’ottavo e il nono sono rispettivamente Gianfranco Carlin e Luigi Barbazza. Ricordo qualche altro scout, non fotografato: Bruno Petraz, Luciano Stefanato, Lino Lello, Tarcisio Battel, Vittorino Pauletto, Ferruccio Zuccolo.

Mario Monopoli