La materia quotidiana: percorsi dal pensiero

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Si è tenuta a Palazzo Cecchini dal 14 al 27 ottobre la rassegna dell’artista friulano Alfredo Pecile. Questo utilizza “Materia quotidiana” per materializzare pensieri, idee, fuochi fatui che ritrovano vigore nella costruzione tutt’altro che lapalissiana di sculture derivate da cose usate e ripudiate dalla società. E’ così scagionante parlare di società quando vediamo uno stormo di bottiglie di plastica diventare uccelli esotici, sapendo che quelle bottiglie sono passate tra le nostre mani, e che quegli uccelli sono gli altri, i migratori: sempre noi? Pecile stupisce per la stranezza, l’originalità nell’usare materiale reperito in discarica (una stufetta elettrica, un mouse, lenti di occhiali, tappi), per il tentativo di farci recuperare il valore delle cose ma soprattutto della materia. Che valore ha quella materia che dovrebbe essere mater, ma che probabilmente renderà il mondo un deserto di sacchetti di plastica svolazzanti, torrido eppure freddo come le fabbriche che chiudono?