La storia del maialino Tunin raccontata in Belgio

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Fides Petraz (classe 1952) è emigrata da Cordovado in Belgio, con la famiglia, all’età di 5 anni (la mamma Beniamina Limati faceva la bidella alle scuole elementari). I suoi ricordi sono quelli dell’asilo e della statua di Ippolito Nievo. Abita a Strépy-Bracquegnies, nel comune di La Louvière, situata nella provincia vallone dell’Hainaut.

In questa cittadina da due anni si organizza in settembre una manifestazione culturale chiamata “La notte dei racconti” (La nuit des contes): di giardino in giardino, il pubblico passeggia e si ferma per ascoltare storie emozionanti. Il tema di quest’anno riguardava i racconti italiani.

Ispirandosi al libretto “Tunin, il pursit di sant’Antoni” di Giacomo Vit, fornito dalla biblioteca di Cordovado, Fides ha proposto al pubblico, il 7 settembre scorso, la tradizione friulana dei racconti delle stalle.

“Io, nel mio giardino, ho raccontato una bella storia di Cordovado – scrive Fides – con una Streganona e il suo calderotto magico che dava della polenta per Tunin. Tutto questo perchè, alla fine, ho fatto il collegamento con la tradizione di Cordovado, Tunin, e la sagra di Sant’’Antonio abate. Dopo, la gente poteva bere un vino del Friuli e mangiare un pezzetto di polenta “brustulata” con il rosmarino, che mio fratello Giancarlo aveva cotto. Mi sono ricordata di quel profumo di polenta “brustulata” che mangiavamo la mattina nel latte zuccherato! Poi parlavamo con la gente di tradizioni friulane e tutti i ricordi, tanto lontani, ma ancora tutti freschi nella testa”.

Il racconto di Fides ha avuto largo successo e tanti consensi, tanto da essere intervistata, insieme al fratello Gilberto, dalla Tv locale Antennecentre.