Il Coro Friuli compie un quarto di secolo

Sono 25 anni ricchi di ricordi quelli del coro “Friuli” del Gruppo Alpini di Cordovado. Ricordi che scaturiscono dagli occhi e dalle parole di Lino Lello ed Aldo Chiandotto.

Tutto ha inizio da un gruppo di 8-9 amici e la passione per il canto folcloristico, dalle prove nei locali dell’Oratorio con il maestro e fondatore Carlo Ventoruzzo. Pian piano, però, arrivano molti compagni e, raggiunta la ventina di adesioni, la consapevolezza che qualcosa di speciale stava nascendo. Il coro si costituisce ufficialmente nel 1988, ma solo successivamente prende prima la denominazione di Coro Alpino di Cordovado, e poi, nei primi anni ’90, si iscrive ufficialmente all’Associazione Nazionale Alpini. Dopo le iniziali esibizioni cominciano pure ad arrivare le grandi soddisfazioni; come la chiamata alla Rassegna Corale di Udine, nel corso dell’Adunata Nazionale, dove si mette in luce la “piccola” neo direttrice Flavia Geremia, a dirigere i cori riuniti dall’alto di un tavolo per migliorarne la visibilità ai coristi. Successivamente, colle sue cante, il “Friuli” si esibisce in parecchie trasferte, da Asti ai paesi alluvionati del Piemonte, dall’ex Jugoslavia fino alla tournee tra Stati Uniti e Canada del 2002, quando viene inciso l’album “Jò e la stele”. Attualmente il gruppo è diretto dal maestro Roberto Cescut, e da alcuni anni collabora con il Coro ANA di Montecavallo, della sezione di Pordenone.

Il traguardo del 25-esimo anno di vita è stato festeggiato l’8 giugno scorso, con la messa, cantata dedicando “Signore delle cime” a Carlo Ventoruzzo e gli altri compagni che nel gergo alpino sono “andati avanti”, seguita dal momento conviviale alla presenza del sindaco e di svariate autorità. Da rimarcare il continuo impegno dei coristi delle penne nere nel sociale, allietando con le loro cante asili, case di riposo e pure il CRO di Aviano. Solo negli ultimi anni la carta d’identità sta cominciando a farsi sentire, ed i vertici del Coro “Friuli” si augurano che nuove forze e voci possano affluire al fianco dei veterani. E’ quello che tutti auspichiamo, perché di questi 25 anni di musica non rimangano che una moltitudine di fulgidi ricordi.

Davide Del Re