I 100 anni di nonno Umberto Gasparotto

Umberto Gasparotto, nato il 16 Agosto 1913, ha abitato in Piazza Cecchini fino a tre anni fa, da quando è ospite nella casa di riposo “Daniele Moro” di Morsano al Tagliamento. Ha 6 figli (Sergio, Silvana, Valentino, Paola, Edo, Rosanna), 10 nipoti e 12 pronipoti.

Il giorno di Ferragosto è stato festeggiato, nel pomeriggio, a casa della figlia Rosanna, che ha allestito un rinfresco in giardino, per i cento anni del papà, alla presenza di una trentina di persone.

Umberto ha lavorato per 30 anni agli ex molini Variola a Cordovado, esordendo come autista di camion e poi come addetto ai molini. Ha avuto una vita difficile: a pochi anni di età viene contagiato dalla terribile febbre spagnola, da ragazzo viene colpito da un mulo, ma è nella seconda guerra mondiale che viene ferito da una scheggia di bomba alla schiena, sul fronte greco-albanese, al seguito delle truppe alpine. Si rimetterà completamente dalle conseguenze della grave lesione soltanto dopo un intero anno di ospedale. A Ferragosto, seppur in carrozzina, ha ricevuto la visita del sindaco Francesco Toneguzzo, che gli ha fatto gli auguri personalmente e a nome dell’amministrazione comunale, donandogli una pergamena con una frase significativa dello scrittore Franz Kafka. Sollecitato dalla nuora Angelina, ha cantato a brani un paio di canzoni del repertorio alpino e popolare.

L’evento, già eccezionale, poteva essere straordinario se la moglie Maria Geremia, classe 1913, non ci avesse lasciato a gennaio di quest’anno, dopo 71 anni di matrimonio ed a 5 mesi dai suoi cent’anni.

Roberto Zanin