1924 – 2013

Il 28 febbraio 2013 diventerà una data storica. Benedetto XVI, eletto Papa il 19 aprile 2005, ha lasciato il seggio pontificio, dopo che l’11 febbraio aveva annunciato le proprie dimissioni. Un episodio analogo risale al dicembre 1294, quando Celestino V (l’eremita Pier da Morrone) “abdicò”, anche consapevole di essere strumento politico di Carlo II d’Angiò, deludendo le speranze del clero riformista. Fu sostituito da Bonifacio VIII, sostenitore della supremazia del papato anche sul piano politico.

Celestino V, che era stato eletto Papa cinque mesi prima nel Conclave di Perugia, venne imprigionato dal successore nella rocca di Fumone (Frosinone), dove morì nel 1296. Fu canonizzato nel 1313. L’atto di abdicazione è ricordato nelle pagine della Divina Commedia, dove Dante, non senza amarezza per il suo esilio, colloca i due papi rispettivamente tra gli ignavi (Inferno, canto III, “colui che fece per viltade il gran rifiuto”) e tra i simoniaci (Inferno, canto XIX).

Parentesi storico-letteraria a parte, papa Benedetto XVI si è ritirato dall’incarico a causa della mancanza di forze necessarie per portare a compimento gli obiettivi prefissati per il rinnovamento della Chiesa futura. Ripercorrendo il suo pontificato, si sottolineano l’impegno ecumenico e dottrinale, la grande produzione di scritti ed encicliche, il messaggio di Pace, il dialogo con i musulmani e con la chiesa anglicana e ortodossa, e la vicinanza ai cattolici in Cina. Il 2013 è per giunta un anno importante: l’anno della Fede, indetto proprio da Papa Ratzinger. Il successore di Pietro si trasferirà al monastero Mater Ecclesiae, nella Città del Vaticano. Continuerà a vestire l’abito talare bianco (ma senza mantellina), conserverà il titolo di Papa Emerito e porterà l’anello vescovile al posto del Piscatorio. Don Guido e l’intera comunità dei fedeli cordovadesi, nel momento della Santa Messa, hanno ricordato con gratitudine Benedetto XVI.

E. G.