Sedici anni di Guado

Gli scout del Guado 1 si sono rivelati ancora una grande risorsa della comunità: l’ha dimostrato l’afflusso continuo alla mostra scoutistica tenutasi a palazzo Cecchini in settembre. Impossibile non accorgersi del grande alzabandiera rimasto davanti al palazzo per tutto il tempo della mostra, realizzato in gran parte dalla branca E/G (scout di 12-16 anni). La mostra è stata un punto di incontro tra scout del Guado di vecchia (MASCI) e nuova generazione (AGESCI). Gli scout e coloro che hanno visitato la mostra hanno ripercorso la storia attraverso foto e testimonianze scritte, con incontri con i fondatori del gruppo, uno dei quali arrivato per l’occasione perfino dall’Australia. Molti ex-scout si sono riconosciuti nelle stesse foto e hanno portato alla luce altro materiale da vecchi album e veri e propri cimeli, che andranno a completare il grande puzzle del Guado.

L’ idea della mostra nasce un anno fa, dopo il quindicesimo dalla fondazione ufficiale del gruppo (1996), da due obiettivi: creare un punto di ritrovo delle vecchie esperienze e spiegare lo scoutismo solo in tre stanze, concentrando per ognuna una branca. Molto apprezzati sono stati gli adesivi per terra che tracciavano il cammino dello scout: dalle zampe dei lupetti (8-12 anni), alle scarpe degli E/G e agli scarponi della branca R/S (16-20 anni). Apprezzata anche la trovata dei pannelli in bambù, realizzati dagli stessi scout, tappezzati di foto speciali che racchiudono i momenti più belli dell’anno. Il sindaco ha affermato all’inagurazione che lo scoutismo cordovadese sta diventando di grande e insostituibile importanza per l’educazione dei ragazzi: ai giovani è affidato il futuro della comunità. Tutto ciò è prova dell’impegno degli educatori, e della comunità che sostiene il gruppo, che non smette mai di sorprendere in positivo.

Samuele Deppieri