La SPAL volta pagina

Si è conclusa con la retrocessione in Promozione la travagliata stagione della SPAL Cordovado.

Una rosa poco competitiva e il rendimento sotto le aspettative di alcuni elementi hanno influito in maniera determinante in una stagione condizionata anche da infortuni pesanti e squalifiche.

I numeri non lasciano spazio a interpretazioni, 4 vittorie, ci cui solo una tra le mura amiche, 8 pareggi e 18 sconfitte, secondo peggior attacco con 31 reti e peggior difesa con 58 gol subiti.

La questione più spinosa però è quella che riguarda i vertici societari. Il presidente Emanuele Bravo ha presentato le dimissioni e a ruota l’hanno seguito alcuni dirigenti.

Il futuro vede quindi un gruppo dirigenziale da ricostruire e una squadra da rinforzare per riscattare la delusione di quest’anno. Le basi per dare nuova linfa alla società però non mancano.

Una rosa formata prevalentemente da ragazzi del paese che ha sempre dimostrato passione e attaccamento alla maglia e i collaboratori che costantemente hanno dato il loro contributo sono fattori da sfruttare in una realtà come quella cordovadese fondata sulla passione e sullo spirito dilettantistico del calcio.

Nella foto: la consegna della pergamena al console onorario d’Italia in Argentina Armando Infanti, cordovadese e grande tifoso giallorosso, prima dell’ultima partita casalinga di campionato. Nella stessa domenica sono stati premiati anche i giocatori Maicol Fiorido e Paolo Marzin, rispettivamente 250 e 200 presenze in prima squadra.