Lettere sulla Rievocazione Storica

La rievocazione storica continua ad essere un tema di stringente attualità, e il dibattito è ancora aperto. Pubblichiamo le lettere inviate alla redazione da parte di Pro CordovadoPro Suzzolins e Rione Villa Belvedere in replica all’articolo “Le tante verità sulla rievocazione storica” dello scorso dicembre, e le risposte del Curtis Vadi.

 

Il punto di vista della Pro Loco

In riferimento all’articolo del dicembre 2011 intitolato “Le tante verità sulla rievocazione storica”, ci sentiamo di puntualizzare e chiarire la posizione della Pro Loco di Cordovado, confermando il ruolo essenziale che il giornale Curtis Vadi ha nell’informazioni del territorio confermando il delicato compito di interlocuzione e di osservatore delle dinamiche sociali, non può però in nome di un “buonismo” ormai datato, rigettare colpe e responsabilità in ordine sparso, per non irritare alcuno, perché è così che si continua ad alimentare protagonismi, permalosità, rigidità.

La verità è una, l’interpretazione della verità può essere varia, ma la Pro Loco nell’intervista lasciata ai vostri redattori ha documentato le proprie affermazioni e non può tacere su questa linea in cui emerge tutto e il contrario di tutto, senza colpevolizzare gli articolisti che immaginiamo abbiano subito pressioni da una linea redazionale più preoccupata a non fare nomi e a non prendere posizione. Il numero di presenze alla rievocazione 2011, non la può quantificare chi non c’era, sul “si dice”, ben diverso è avere parametri di oggettiva quantificazione come ha la Pro Loco. Per cui i dubbi sulle presenze sono un’offesa alla buona fede di cui dovrebbe godere l’associazione. Altra considerazione fondamentale lasciata nel dimenticatoio è da dove si partiva, si partiva dal 2008, in cui le presenze erano state un colossale fiasco, si partiva da un coro unanime di voglia di cambiamento, congelato ad arte perché impraticabile, si partiva dal totale esaurimento di spinta dinamica, con il Palio dei rioni che aveva negli anni fagocitato quel che rimaneva della abbozzata Rievocazione delle nozze dei Ridolfi ormai una folcloristica rassegna di epoche, si partiva da una situazione di continuo ricatto da parte dei rioni che palesemente dichiaravano la loro poca disponibilità a fare evento presi non più dalla sana goliardia ma una smania campanilista, da qui si partiva o nessuno se lo ricorda? Se, nell’articolo in questione si parla di boicottaggio del rione Villa-Belvedere con un paio di anni di pubblicità ingannevole, cercando di sostituirsi alla Pro Loco, se si parla di boicottaggio del rione Borgo al Palio Teatrale, con una immagine rionale indegna che Cordovado certo non meritava, se il rione Suzzolins si ritira non appellandosi al “buon senso” perché stanco da anni di soprusi (che conferma la necessità di un arbitro inflessibile e rigido e non una Pro Loco in continuo ricatto), se la comunità è disinteressata e non ci sono che pochi volontari, bisogna prendere posizione, non è certo colpa di manie di protagonismo, permalosità, rigidità, di tutti, se no si fa una grande confusione. Queste cose vanno isolate e il Curtis Vadi ha un ruolo a cui non può sottrarsi, perché non schierarsi?

La Pro Loco non ha altri mezzi che la compattezza nel perseguire l’obiettivo, in troppi anni passati sbagliando ha barattato con armistizi, tregue, scambi di piaceri (tu mi fai fare questo e io ti faccio quest’altro) così non si costruisce niente di durevole e di qualificante, ma l’unità della manifestazione, la sua credibilità a livello turistico, la sua appetibilità per essere sovvenzionata dagli enti locali, la qualità richiesta vista la agguerrita concorrenza, dove va a finire se non c’è un polso fermo alla direzione? C’è sempre un principio superiore per cui essere determinati e rigorosi, non è semplice e facile, tant’è che sono tre anni, dal rinnovamento che la Pro Loco realizza il cambiamento sola, con l’apporto di pochi preziosissimi e insostituibili volontari, con i Rioni pronti a criticare, alcuni a boicottare. Mania di protagonismo? Noi certo no!

La verità è una, al Curtis Vadi la preghiera di non sottrarsi a fare fino in fondo il servizio di informazione ma anche di opinione perché la comunità capisca che il momento è delicato e c’è bisogno di aiuto, senza lasciare come in certi articoli apparsi nella stampa locale all’indomani della Rievocazione, contenenti illazioni di parte e peggio, gettando benzina sul fuoco perché tutto divampi in un rogo che uccide buoni e cattivi. Grazie per l’attenzione.

Il direttivo Pro Loco 2011

Il presidente
Renato Fiorindo

Ringraziamo la Pro Cordovado per la considerazione e il ruolo attribuiti al nostro giornale, e al tempo stesso riconosciamo e apprezziamo l’importanza del suo operato per la comunità: Cordovado non sarebbe uno dei “borghi più belli”, senza la Pro Loco. Cogliamo anche l’occasione per augurare buon lavoro al nuovo direttivo, eletto per il periodo 2012-2016. Ci teniamo però a precisare, in merito alle osservazioni contenute nella lettera, che lo scopo dell’articolo “Le tante verità sulla rievocazione storica” non era quello di fornire un’opinione schierata, quanto di stimolare la riflessione, riportando che cosa non ha funzionato nell’ultima rievocazione storica ed esaminando le discordanze tra le diverse posizioni: tutti elementi che riteniamo maggiormente informativi di un’acritica adesione a un unico punto di vista. Ricordiamo inoltre che dare giudizi, e quindi schierarsi, è molto più facile che fare informazione. Negli anni il Curtis Vadi ha sempre cercato di essere fedele al suo ruolo di mass-media, proponendo temi da approfondire in sede di comunità e mantenendo “caldo” il dibattito su diverse questioni, dal Progetto giovani alla coscienza ambientale, dalla vita associativa al Palio, senza fornire ricette precostituite. Un ruolo “super partes” che gli è stato positivamente riconosciuto anche dai tanti lettori che potremmo definire neutrali a proposito dell’articolo citato.


Il punto di vista della Pro Suzzolins

Egregio Direttore,
mi riferisco all’articolo sull’ultima edizione del Palio di Cordovado e pubblicato nell’edizione di Dicembre e devo manifestare tutta la nostra delusione per il contenuto dello stesso in quanto non sono emersi i fatti e si è preferito sorvolare e comunque non approfondire le ragioni della non buona riuscita della manifestazione e del nostro abbandono. A parere della Pro Suzzolins la mancata collaborazione è alla base dell’insuccesso.

Durante l’intervista avevo chiaramente esposto i motivi per i quali Suzzolins si era ritirata dalle gare, ma nell’articolo non ne trovo traccia, ragion per cui Suzzolins, ancora una volta si sente b… e bastonata.

Probabilmente anche al Curtis Vadi prevalgono la….ragion di stato e la censura dalle forbici molto capaci. Paura di toccare la sensibilità di qualche personaggio o gruppo? Noi ne siamo convinti. Cari autori dell’articolo, non bisogna aver paura di aver coraggio. Le nostre ragioni le avevamo esposte anche durante l’incontro con il Sindaco all’indomani del Palio. Ci sembra che quando parliamo, abbiamo di fronte un muro di gomma. Allora c’era stato l’impegno a risentirci ma sino ad ora tutto scorre, scorre, scorre……. Si sa, il tempo lenisce ogni cosa.

Il Consiglio Direttivo della Pro Suzzolins ha discusso in maniera approfondita della situazione, ma è emersa l’impressione generale che i luoghi del potere siano afflitti dalla sindrome del 31 o 32. Non sono numeri estrapolati dalla cabala napoletana ma da quella cordovadese.

Distinti saluti
Antonio Michele Bozzato
Presidente Pro Suzzolins

L’articolo doveva per sua natura essere onnicomprensivo sulla situazione del Palio e non monografico sulle ragioni di Suzzolins, che per il rione sono senz’altro basilari ma che al resto dei cordovadesi possono interessare in maniera relativa. Non è un fatto di censure, quindi, ma di problemi all’interno di un quadro d’insieme: meglio interrogarsi sulle scelte di Suzzolins, che pure svolge un ruolo esemplare nelle sue diverse attività, o riflettere sulla prospettiva generale di un’iniziativa, per capire se abbia senso o meno mantenerla? Ai lettori la risposta. In ogni caso, anche il Curtis Vadi auspica il ripristino della collaborazione tra rioni e Pro Cordovado.


Il punto di vista del Rione Villa Belvedere

Il Rione Villa Belvedere, dopo l’articolo apparso sul numero di Dicembre, ci tiene a puntualizzare alcuni argomenti.

A differenza di quanto scritto, la Domenica del Palio è indicata e pubblicizzata nel volantino della nostra Festa Rionale, in quanto nello stesso è riportata in evidenza la seguente frase: “La manifestazione Festa Tempora di Belvedere […] è da 26 anni inserita nel programma della Rievocazione Storica Palio dei Rioni di Cordovado (PN) che si tiene la prima domenica di settembre”.

Inoltre, non crediamo che la nostra Festa Rionale abbia fatto concorrenza alla domenica del Palio, ma anzi sia da “traino” per la stessa, come succede nelle altre manifestazioni simili, dove le giornate di festa sono più di una e tutte con enorme successo.

Il nostro impegno per la buona riuscita della Festa Rionale risponde anche alle indicazioni della Pro Loco, la quale suggeriva un incremento di qualità di tali Feste. Ciò è dimostrato dall’introduzione delle gare del teatro e del piatto culinario, che servivano proprio a spronare i Rioni a fare sempre meglio.

I cosiddetti “professionisti esterni” che ci hanno supportato nell’organizzazione di Festa Tempora fanno parte di un gruppo che collabora con il Rione da circa 10 anni e che ormai è parte integrante dello stesso. Rendiamo noto, inoltre, che la collaborazione artistica con questo gruppo è stata proposta 2 anni fa (con l’approvazione di tutti i Rioni) alla Pro Loco, la quale ha deciso di non avvalersene.

Infine, nonostante le divergenze con la Pro Loco, durante la giornata della Rievocazione Storica il rione Villa Belvedere era presente con diverse bancarelle e (unico Rione) con diversi giochi medievali, a dimostrazione del fatto che il nostro interesse è rivolto alla buona riuscita della manifestazione nel suo complesso.

Questi sono fatti e li abbiamo esposti non per polemica ma per chiarire con precisione la situazione a chi non fosse direttamente coinvolto nella parte organizzativa e quindi non a conoscenza di tutte le dinamiche che interessano la manifestazione. Come più volte ribadito, anche all’Amministrazione Comunale, è nostro interesse collaborare con tutti coloro ci diano la disponibilità, per il bene di tutto Cordovado e non del solo Rione.

Il direttivo del Rione Villa Belvedere

Prendiamo nota anche di queste osservazioni, che giriamo ai lettori. Se l’articolo sul Palio aveva la funzione di far discutere si può dire che l’obiettivo è stato centrato. Va anche detto, tuttavia, che ogni contrada (e per alcuni versi la stessa Pro Cordovado) sembra più propensa a difendere e a giustificare le proprie posizioni che ad avviare un serio dibattito per migliorare un’iniziativa che mostra i segni del tempo. Collegialità e mediazione sarebbero invece necessarie a gettare le basi per ricreare lo spirito originale del Palio, che è competizione rionale ma anche socialità, sfida e incontro, confronto e sintesi. Da qualche parte, per far sopravvivere la manifestazione infondendole nuovo slancio, bisognerà pur cominciare.