Dall’età antica ad oggi

Per gentile concessione dell’autore, Lucio Leandrin, pubblichiamo parte della premessa al volume “Storia di Cordovado”, edito da Biblioteca dell’Immagine e presentato a palazzo Cecchini lo scorso 26 agosto.

L’area geografica tra Livenza e Tagliamento ha storicamente rappresentato il ponte naturale tra la cultura latina e la civiltà dell’Est europeo, un territorio dove per secoli sono transitate le idee, e persone e le merci che hanno formato cultura, tradizioni e valori della gente di questo territorio. Dalla rete di rapporti civili e religiosi che si instaurarono in quest’area in cui il primo e più determinante fu quello ecclesiastico e poi, attraverso un continuo intreccio con il primo, quello civile, Cordovado divenne uno dei centri che maggiormente visse questo continuo districarsi tra poteri.

Nel Sanvitese infatti fin dall’Alto Medioevo la giurisdizione feudale era racchiusa nelle salde mani dei Vescovi di Concordia, degli Abati di Sesto, dei Patriarchi di Aquileia e dei Conti di Cuccagna-Valvasone. […] Il territorio stesso ubicato in corrispondenza di strade di agevole passaggio verso le regioni dell’Europa Centrosettentrionale, consentiva fin dalle epoche più remote, l’esistenza di continui scambi commerciali di materie prime e altri prodotti di permuta. Questi determinanti elementi costituiti dalle vie di traffico sia di terra che di acqua, hanno indubbiamente reso possibile la crescita e gli incrementi insediativi in tutta l’area in cui si trova Cordovado influenzandone inevitabilmente anche la sua storia.

 

La conformazione fisica, i suoli umidi e fertili adatti alla coltivazione, la vicinanza dei boschi che ne garantivano protezione ed approvvigionamento, la viabilità ben tracciata, accompagnata dalla centralità del luogo e poi la funzione religiosa di controllo e la rilevanza strategica sia militare che amministrativa hanno rafforzato e fatto assumere a Cordovado un ruolo di grande rilevanza pur nelle sue attuali ridotte dimensioni comunali.

Lucio Leandrin