“Promuovere la cultura”

INTERVISTA A GIULIA BORTOLUSSO

23 anni, vive a Suzzolins e studia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Trieste: Giulia Bortolusso, eletta nel giugno 2009 nella lista Un futuro per Cordovado, è consigliere comunale di maggioranza. Svolge il ruolo di Presidente della Commissione Biblioteca.

Quale impressione ha avuto, fino a questo momento, dell’attività di consigliere comunale?

“Questa che sto vivendo è la mia prima esperienza in ambito politico. Ritengo sia evidente a tutti che la politica italiana stia vivendo un periodo di forte crisi identitaria e valoriale; tuttavia è doveroso precisare che quanto accade in ambito nazionale si differenzia dall’operato degli enti locali, dove la partecipazione politica è alimentata da passione civile e confronto politico costruttivo”.

L’Italia sta attraversando (come molti altri Paesi) una situazione di crisi. In queste circostanze, spesso i tagli maggiori vengono applicati all’ambito sociale, educativo e culturale. Pensa che anche Cordovado sia vittima di questo meccanismo?

“Credo che la volontà della nostra amministrazione, in continuità dell’operato precedente, sia quella di porre massima attenzione ai bisogni di cura, assistenza e sostegno culturale-pedagogico. Tuttavia la manovra e i tagli economici imposti dal governo centrale non possono non avere ripercussioni su piccoli comuni come il nostro”.

Quali sono i punti forti ed i punti deboli del sistema culturale nella nostra comunità?

“A mio parere, all’interno di questo contesto, i termini “forte” e “debole” sono aggettivi che costituiscono due facce di una stessa medaglia e sta nella diversa sensibilità di chi guarda al sistema nella sua interezza ad attribuirne fattori di forza o debolezza, di merito o di demerito. Personalmente, seguendo prevalentemente il settore rappresentato dalla Biblioteca Civica, posso affermare che quest’istituzione fornisce alla comunità ampie possibilità di crescita e confronto culturale. Al tempo stesso riconosco che quella cordovadese è una comunità molto operosa dove associazionismo e impegno individuale permettono di vivere frequenti occasioni di ritrovo ed incontro. E voi stessi, tramite questo giornale, svolgete un ruolo fondamentale, ossia testimoniate questa volontà di mantenere viva e diffondere l’attenzione sull’aspetto sociale e culturale della comunità cordovadese”.

Quali sono le fasce d’età più sensibili all’offerta culturale e quali diverse esigenze ha riscontrato?

“Gli eventi culturali che si svolgono nel nostro territorio sono atti a coinvolgere diverse fasce d’età così come a stimolare ed incentivare diverse tipologie d’interessi. Il Comune assieme alla Biblioteca e alle varie associazioni sono sempre pronti ed attivi nel promuovere, organizzare e creare proposte culturali che vengono indirizzate e veicolate ai vari componenti della nostra comunità. Non credo si tratti di una questione d’età, quanto di predisposizione individuale nel recepire o meno una proposta”.

Qual è l’importanza di un centro come la biblioteca in un mondo in cui la diffusione del sapere si sviluppa anche attraverso Internet?

“Internet rappresenta uno strumento utile e fondamentale, perché consente di mettere in relazione persone ed informazioni in varie parti del mondo in tempo reale. Al tempo stesso però, proprio perché la rete è accessibile a tutti, le informazioni non sono sempre affidabili e possono risultare scorrette, incomplete o non veritiere. Per contro la Biblioteca rappresenta un luogo in cui per, per definizione, il sapere è raccolto e custodito. Non solo: la biblioteca è un vero e proprio “contenitore culturale”, un luogo dove idee nuove possono essere messe a confronto e dove trovano spazio varie attività inerenti la costruzione, la fruizione e la diffusione del sapere. Si tratta, quindi, di un luogo che non è chiuso in se stesso ma che al contrario dialoga con la realtà circostante”.

Elisa Biasutto