Occupazione in primo piano

IL PUNTO DI VISTA DELLA MINORANZA

I gruppi consiliari di Popolo della Libertà e Lega Nord valutano positivamente le recenti scelte della maggioranza in tema di Zona Artigianale: “Finalmente – osservano – è stato deciso l’intervento di ampliamento della Z.A., non con iniziative di carattere pubblico, ma per mezzo di convenzione con i privati proprietari dell’area di espansione artigianale, i quali lottizzeranno i terreni e li venderanno già infrastrutturati ai richiedenti. Finalmente il Comune, dopo anni di inerzia, si è attivato per uno sviluppo locale economico, per essere pronti quando la crisi economica terminerà. Dopo le nostre continue insistenze in Consiglio, su volantini e stampa, il Sindaco ha riconosciuto questa esigenza, l’ha inserita nel programma 2011 e soprattutto ha avviato la fase di realizzazione”. Fanno inoltre notare che “l’occupazione locale in Zona Artigianale è ancora poco rilevante, in quanto gli addetti in gran maggioranza risiedono in altri comuni, mentre Cordovado ha realizzato le infrastrutture urbanistiche con fondi comunali propri.

Purtroppo – aggiungono – anche nella Z.I.P.R. di San Vito la nostra occupazione sta calando: nel 2004 gli occupati cordovadesi erano 76, a metà 2010 erano scesi a 53: un -30% circa. Speriamo che la Giunta comunale si attivi anche su questi fronti occupazionali”.

Sempre in tema di occupazione, anche a seguito di sollecitazioni della minoranza la scorsa estate è stato istituito, a palazzo Cecchini, lo sportello “Puntoinforma”, per fornire ai giovani notizie su opportunità di lavoro, prospettive professionali e orientamento agli studi. “Ci riserviamo – rilevano – una verifica sul numero degli utenti, sul funzionamento del servizio e soprattutto sulla sua efficacia“.

Ritengono inoltre che nel futuro prossimo debba essere presa in considerazione un’iniziativa di sviluppo turistico: “abbiamo suggerito al Sindaco di affidare una delega al turismo ad uno degli attuali assessori, dando la disponibilità per l’istituzione di un tavolo di lavoro che porti all’individuazione di un piano per il turismo. Occorre un progetto, che secondo noi dovrebbe essere gestito dalla Pro Cordovado, in sinergia col Circolo Culturale Gino Bozza e con la regia comunale. E’ un processo lungo, che però va avviato. Strumenti ce ne sono.”