La nuova piazza S.Caterina: impressioni di settembre

Pubblicato in Bacheca

Nel corso dell’estate piazza Santa Caterina ha cambiato volto, dopo i lavori di ristrutturazione e arredo urbano. Con questi ultimi (a monte del progetto ci fu un concorso di idee) l’amministrazione comunale ha inteso valorizzare il centro storico, studiando una soluzione che inserisca la piazza in modo armonioso nell’insieme architettonico dell’abitato, grazie alla nuova pavimentazione, alla fontana, all’illuminazione e alle previste aree verdi e marciapiedi, senza compromettere la viabilità anche con la realizzazione del parcheggio in via Ligugnana. Di 940.000 euro il costo complessivo degli interventi, di cui 105.000 per il parcheggio. Secondo la minoranza consiliare, invece, è stata stravolta l’identità ambientale della vecchia piazza: non ci sarebbe un recupero storico ben delineato, viabilità e parcheggi sono molto criticabili e, non da ultimo – ravvisano – il costo sarebbe decisamente elevato. ’intervento, in fase conclusiva mentre scriviamo, ha suscitato vivo interesse, curiosità e scambi di punti di vista tra i cordovadesi. Riportiamo alcuni pareri.

 “Negli anni ’80 la fontana, che era stata abbellita in precedenza da Alfredo Brussolo, non funzionava più: non sgorgava l’acqua ed era diventata la pattumiera del centro del paese. Dissi che così com’era sarebbe stato meglio trasformarla in fioriera. L’allora consigliere Francesco Toneguzzo se ne interessò, e con idraulici provvedette a sistemarla. Per ora, finché non si vede il risultato finale, non si può dare un giudizio compiuto sull’esito della ristrutturazione della piazza, ma sono convinto che sarà bella, utile anche per i commercianti, e potrà essere punto di incontro per i cordovadesi e non. Con la fontana e gli alberi che verranno piantati, mi auguro che sia un bel vedere”.

Pino Pinni, consigliere comunale 1980-1995

“L’intervento ha apportato naturalmente qualche modifica in campo lavorativo: essendo io un commerciante, il fatto di non aver avuto, ad esempio, nessun luogo a disposizione nel quale i clienti potessero parcheggiare e circolare liberamente è stato certamente un punto a sfavore. C’è però da evidenziare che l’impresa edile ha cercato di andare incontro alle esigenze di noi commercianti circondando il cantiere con transenne basse: ciò ha permesso di non nascondere il negozio e di mostrarlo al pubblico. Non posso tuttavia negare di aver subito qualche danno per quanto riguarda il guadagno estivo (i lavori inoltre sono durati più del previsto):
il circolo di clienti, turisti e vacanzieri, che hanno attraversato il paese non ha avuto modo di fermarsi per fare acquisti. È stata una notevole perdita che non verrà recuperata a meno che, lo speriamo, a piazza finita non ci sia un aumento dell’afflusso di persone. Come cittadino non posso ancora commentare la piazza perché i lavori non sono stati ultimati, però spero diventerà un posto favorevole per il commercio. L’unico handicap che posso indicare è che
il parcheggio davanti al mio negozio è spesso utilizzato tutto il giorno da alcuni residenti, anche se il disco orario impone un limite preciso. Mi auguro che in futuro si utilizzino altri parcheggi, come quelli Busatto, che è libero, e corte Marzin”.

Ezio Piasentin, commerciante

“Penso che in Italia la qualità di questi tipi di interventi dipenda dalla capacità di dare al nuovo le proprietà per poter instaurare un giusto rapporto con il pre-esistente. Per poter esistere come tale, il nuovo deve stimolarci a guardare il pre-esistente in modo inedito. Perciò se un progetto attinge esclusivamente alla tradizione manca di contemporaneo. Viceversa, se un’opera architettonica prescinde dal luogo concreto e quindi si rapporta solo al presente non c’è l’ancoraggio dell’opera al proprio luogo”.

Serena Termini, architetto

“Ho lavorato lì accanto per 35 anni, dal 1962 al 1997: vedere il cambiamento di piazza S. Caterina pensando a com’era è stato un colpo, in positivo. Ritengo che la nuova piazza sia bella, tra l’altro la fontana precedente stava diventando obsoleta. Sarà importante che ci sia del verde, come previsto, e che non vengano inseriti tanti parcheggi, altrimenti si rovinerebbe il lavoro fatto”.

Lino Bot, pensionato

“Quello che mi ha colpito, fin dall’inizio dei lavori, è che si può cogliere appieno la gradevolezza dell’insieme, di cui prima non mi ero mai accorto del tutto, con lo sfondo del palazzo e della chiesetta. C’è stata una vera integrazione della piazza col contesto urbanistico, e la sosta diventa piacevole. Se venissero sistemati anche alcuni degli edifici lì attorno lo scorcio sarebbe ancora migliore”.

Daniele Roviani, sindacalista

“Ho seguito tutta la lavorazione e penso il risultato sia molto positivo e innovativo per la piccola cittadina. Anche se ci mettono molto tempo per fare la fontana”.

Jazmin, studentessa