Nessuna Censura

Cara Redazione, spero di potervi ancora chiamare così visto il rapporto che mi lega al Curtis Vadi, nelle cui fila ho avuto l’opportunità di “crescere”.

Desidero intervenire a proposito della lettera pubblicata nel numero di aprile del nostro giornale, a firma Un cittadino offeso, Zanin Roberto”, in quanto sono la responsabile ella censura a cui egli si riferisce.

Rispetto l’opinione del signor Zanin e credo fermamente nel valore della libertà di pensiero, ma non concordo on la valutazione che egli fa dei fatti accaduti, che è solo frutto di una ua opinione e non corrisponde alle motivazioni che mi hanno spinto ad perare la scelta che ho fatto, condivisa peraltro dalle persone che anno organizzato e lavorato per la serata di Natale.

I fatti: con alcuni ragazzi della redazione del Curtis Vadi, e non solo, abbiamo recuperato (purtroppo in poco tempo) le notizie che hanno caratterizzato il 2009 e, anche con l’aiuto dei cordovadesi, abbiamo raccolto del materiale, che ci ha permesso di strutturare un video almanacco. Senza la pretesa di essere esauriente o il prodotto di professionisti, il video che abbiamo presentato in palestra il 23 dicembre, aveva l’obiettivo di raccogliere e ricordare insieme i fatti accaduti, il lavoro e l’impegno di tante persone, il ruolo delle associazioni, i valori della nostra comunità nelle diverse sfaccettature per una memoria storica, semplice, raccontata dai ragazzi. Durante questo percorso è stata ideata una vignetta, molto ben realizzata dal figlio del signor Zanin, che voleva rappresentare le elezioni di giugno e che non avremmo avuto alcun problema a proiettare fino al momento in cui c’è stata l’intromissione di alcuni adulti che hanno tentato una strumentalizzazione dell’intervento, stravolgendo completamente il significato del lavoro che si voleva fare. Chiarito che non ho mai permesso ad alcuno, fintanto che me ne sono accorta, di strumentalizzare me o le cose che faccio, tantomeno ho gradito che si fosse cercato di farlo con i ragazzi che io avevo coinvolto. Ne ho parlato con loro, c’erano, vero, delle opinioni discordanti, ma alla fine spettava a me una decisione e ho deciso; i ragazzi coinvolti ne conoscono i motivi e a me questo basta. Nella valutazione che mi ha portato nella direzione presa, non ho mai pensato neanche per un secondo alla ricaduta della pubblicazione della vignetta sui due candidati a Sindaco o su eventuali simpatizzanti; non è nel mio stile.

Ho tenuto, invece, ben presenti, con chiarezza, gli obiettivi che ci eravamo posti per l’almanacco, in cui l’evento elezioni era uno dei tanti dell’anno, in cui non abbiamo dato delle opinioni ma raccontato dei fatti; ho avuto consapevolezza del contesto e del momento della proiezione e non ho ritenuto opportuno lasciare alcuna possibilità a chi avrebbe voluto approfittare dell’occasione, per sporcare un momento, per me e per tanti altri, così importante per la comunità. Ribadisco: non sarebbe stata la vignetta a sporcare, bensì coloro che avevano intenzione di usarla. Non pretendo che questa mi venga riconosciuta come la scelta giusta e perciò accetto che sia criticata e non condivisa. In fondo la comunità di Cordovado, “perbenista” e “bigotta”, ha trascorso una bella serata insieme, condividendo le piccole grandi cose che tante realtà hanno offerto.

Approfitto per chiedervi, cari redattori, come ho fatto con alcuni di voi, di essere sulle notizie, di raccogliere le informazioni in prima persona, di intervistare le persone protagoniste della notizia che volete dare al lettore, di essere curiosi, di non fermarvi all’apparenza, ma di cercare l’essenza, perché così avrete la possibilità di farvi un’opinione, vostra, di non rischiare di essere usati, di avere qualcosa da dire su ciò che accade; vivete il giornale come una possibilità di conoscere per potervi esprimere. Io devo molto a questa esperienza.

Aspetto con trepidazione di respirare l’identità del Curtis Vadi, avete così tanti strumenti a disposizione, usateli!

Grazie

Flavia Miniutti