Campionato vinto, la Spal è di nuovo in Eccellenza

Dopo sette anni la Spal ritorna nella massima serie regionale, l’Eccellenza. Lo fa vincendo meritatamente e con una giornata di anticipo il girone A di un campionato di Promozione che fin dalle prime giornate l’ha vista navigare ai vertici della classifica. Lo fa correndo a tratti ad andatura impetuosa, da Usain Bolt, in altri camminando più placidamente, come un fiume tranquillo, magari rallentando un po’ ma proprio quando rallentavano, o restavano completamente ferme, anche le dirette avversarie, prima fra tutte il Vigonovo. Nella coda finale della competizione, il distacco dalle inseguitrici cresceva progressivamente, al punto da diventare incolmabile con la vittoria ottenuta a Palmanova, 2-1 e discorso chiuso, proprio alla penultima giornata. Lo fa, infine, grazie al contributo ugualmente fondamentale di tutti i protagonisti di un’appassionante stagione: come una casa si costruisce dalle fondamenta, così la società presieduta da Emanuele Bravo ha investito in un progetto ben preciso, privilegiando una rosa giovane e il lato umano dell’essere squadra, dimostrando costante sintonia con i calciatori e con il tecnico e capacità di sdrammatizzare nei momenti delicati, per alleggerire la tensione.

 E poi il tecnico Pino Vittore: cura la sua creatura fino al minimo dettaglio, le consegna una fisionomia ben riconoscibile, un gioco snello e veloce, grinta e carattere. Studia gli avversari, i loro punti deboli. Nell’arco di tre stagioni guida la Spal dalla Prima Categoria all’Eccellenza. Un’escalation, una piccola grande impresa sportiva. Infine, last but not least – anzi – i giocatori: encomiabili per applicazione, voglia e impegno, affiatamento, dedizione al sacrificio comune, al sorreggersi l’un l’altro, anche nel fronteggiare le emergenze infortuni.

E ora le cifre che certificano la dimensione del successo. La Spal conclude il campionato con 58 punti (34 in casa, 24 in trasferta, + 4 sulla seconda classificata), frutto di 17 vittorie, 7 pareggi e 6 sconfitte. 51 i gol segnati, miglior attacco del girone, 32 quelli subiti. La squadra di Vittore è stata in testa al campionato per un totale di 11 giornate: la quinta, dalla ottava alla decima, la quattordicesima e dalla venticinquesima alla fine. Ben 17 sono i giocatori andati a segno, a testimonianza della coesione tra i reparti e di un sostegno al gioco d’attacco anche da parte delle seconde linee. Bomber della squadra è Davide Francescutto, per lui 12 centri.

La Spal ha festeggiato la conquista dell’Eccellenza assieme al suo pubblico al termine dell’ultima gara casalinga, dopo aver travolto la Maranese per 3-0, in uno stadio addobbato di giallo e rosso. Il pomeriggio del 2 giugno ci sarà la premiazione ufficiale in Comune, quindi sarà giocata un’amichevole tra la Spal odierna e la Spal 2000-2001, precedente vincitrice del campionato di Promozione. Tutto ciò in concomitanza, tra l’altro, con l’80 anniversario della comparsa del calcio organizzato in paese. Era il luglio 1930, la squadra si chiamava Cordovado, o Cordovadese.

Le dichiarazioni al termine di Spal-Maranese, ultima di campionato

Il presidente Emanuele Bravo: “Una stagione del tutto positiva, in cui siamo partiti con molti giovani in rosa e con l’obiettivo di terminare a metà classifica. Devo fare i complimenti al tecnico Pino Vittore, ai giocatori, al vicepresidente Daniele Riva, allo staff. La collaborazione con il settore giovanile Uniti nel Pallone ci ha permesso di portare in prima squadra molti ragazzi. Un ringraziamento va poi ai settori giovanili di Sanvitese, Portosummaga e Pramaggiore, da cui abbiamo pescato giocatori importanti senza troppi oneri. Un ricordo particolare, infine, è dedicato a Giorgio Fabris, tifoso giallorosso scomparso lo scorso inverno”.

Il tecnico Pino Vittore: “La vittoria di un campionato è un momento che a volte ti sogni solamente, adesso ci godiamo la festa. La partita di oggi dimostra che quando la Spal gioca tranquilla sa essere devastante. Stare in testa alla classifica non è facile, ma abbiamo sempre fatto bene, mantenendo sempre un atteggiamento positivo, come si dovrebbe. La società ci è sempre stata vicina e non abbiamo avvertito pressioni, ottenendo 5 punti in più dell’anno scorso, quando raggiungemmo i play-off. Per il lavoro fatto, il salto di categoria è un figlio che doveva nascere a tutti i costi”.

Paolo Marzin, capitano: “Credo che quest’anno abbiamo disputato una stagione stupenda e vinto un campionato difficile, in cui mancava una corazzata ma c’erano tante squadre attrezzate per competere ad alti livelli. Siamo stati la squadra con il rendimento migliore e più costante (i numeri dicono che siamo la squadra che ha vinto di più, quella che ha perso di meno, il miglior attacco e una delle difese meno battute, con appena 3 gol subiti in più della migliore). La nostra forza è stata il gruppo: siamo riusciti a gestire al meglio situazioni difficili come gli infortuni di Muzzatti, Toneguzzo, Michielon e Bertuzzo, e tutti i giocatori chiamati in causa hanno sempre dato il massimo. Questo è il risultato di un lavoro iniziato tre anni fa, con l’arrivo di Vittore a Cordovado. Un ruolo importante l’ha svolto sicuramente anche la società, che è sempre stata presente e ci ha lasciato lavorare tranquilli anche nei momenti in cui le cose non andavano benissimo (ad esempio le due sconfitte consecutive con Maranese e Torre, a gennaio). Per quanto riguarda il futuro sono convinto che con l’aggiunta di due o tre giocatori di categoria potremo fare molto bene anche in Eccellenza”.