Le “Vignette sataniche”

Spett.le Redazione, quando la libertà di pensiero viene calpestata è un affronto alla democrazia, che è la conquista più importante a livello sociale, ed è un sintomo allarmante per la comunità.

Il fatto a cui mi riferisco è questo: mercoledi 23 dicembre 2009 presso la palestra di Via Bassa si è svolta la manifestazione “Natale insieme 2009”, tradizionale appuntamento musicale che raccoglie un’adesione elevata di genitori e nonni degli alunni delle scuole elementari e medie, impegnati in proposte di canti e balli, alla ricerca di un rinnovamento ciclico.

Quest’anno una novità era l’introduzione dell’Almanacco di Cordovado, una bella proposta, che sfogliando il calendario mensile del 2009 ne evidenziava gli avvenimenti più importanti. Giugno conteneva il fatto più importante a livello civico, ovvero le elezioni comunali. Si è pensato inizialmente per l’occasione di ricorrere ad una animazione a fumetti a sfondo satirico, che è stata prodotta in una decina di vignette ironicamente assemblate. Bene. Una volta visionate sono state oggetto di critica e alla fine censurate, nonostante una forte opposizione, con scuse e motivazioni di carattere tecnico per salvare la facciata.

La satira, che è la forma più alta della libertà di pensiero ha dovuto cedere il passo al bigottismo sociale, alle elucubrazioni di un “perbuonismo” ipocrita, alle ignavie sempre dietro l’angolo, o alle becere difese di nicchie di potere, dove il vassallaggio politico è un servilismo acefalo. Una comunità che non ha la capacità di autoironia, di ridere di se stessa, è destinata all’aridità e alla sterilità intellettuale. La moderazione auspicata, a volte, abbisogna di precise prese di posizione, altrimenti diventa soporifera e narcotica, coprendo solo le imbelli codardie individuali.

I compromessi del “vedo e non vedo”, del “detto ma non scritto”, ne sono l’umiliante artifizio, tentato anche in questo caso proponendo le vignette con tagli umilianti per l’intelligenza della comunità. Credo che i due candidati a sindaco non abbiano in alcun modo ostacolato la realizzazione di questo contributo, li conosco corretti intellettualmente e li annovero tra le vittime, ma quel “sottobosco” di “vestali” che interpretano la cultura come un ostacolo al fluire sociale si sono macchiati di censura.

Amareggiato vi invito a visionare le vignette incriminate di essere “indegne al Natale, inadeguate, potenzialmente offensive e destabilizzanti” che sono a disposizione in biblioteca, tempio dove per il momento le idee circolano libere.

Un cittadino offeso, Zanin Roberto