La signorina Sbaiz

L’anima inquieta, impaziente e coraggiosa della signorina Sbaiz, dopo quarant’anni passati tra i banchi, si era fatta travolgere da un antico sogno covato nel cuo- re. Avrebbe voluto costruire una “casa” piena di libri per metterli al servizio della comunità, liberando così le restanti energie di quell’impegno di educatrice che era stato il tratto costitutivo della sua personalità.

Il primo obiettivo sul quale aveva puntato era stato quello di una biblioteca intesa come luogo educativo. Poi però questa creatura le era cresciuta tra le mani ed anche l’orizzonte si era via via allargato fino a raggiungere il profilo di oggi: una delle realtà bibliotecarie più attive della Regione.

Per ricordare questo importante traguardo dei “primi” 40 anni, alla figura della signorina è stato dedicato un libro nel quale si parla sia della sua vicenda personale come della storia della nostra biblioteca. Alma Sbaiz era conosciuta da tutti come “la signorina Sbaiz”, sottolineando proprio con quel ‘signorina’ l’aspirazione alla vocazione, una scelta precisa che superava qualsiasi altro progetto di vita. E’ vero, in lei tutto sembrava un po’ radicale, ma tutto derivava dall’obbedienza a una regola interiore: avanti sempre fino all’obiettivo, anche se questo poteva costare sul piano personale. E’ stata insomma una combattente pura, un po’ generale e un po’ soldato di prima linea, un ardito ‘fiero l’occhio e svelto il passo‘, sempre pronta alle battaglie impossibili, talvolta rivelando il cuore ingenuo di una bambina.

Se il termine ‘signorina’ nella cultura paesana del tempo rappresentava la condizione di una persona non sposata, una condizione quasi sospesa, cui mancava ancora qualcosa per completare il ciclo di vita, nel caso di Alma assumeva invece il segno di un preciso disegno esistenziale. “Signorina” insomma aveva poco a che fare con l’anagrafe ed era invece legato alla “missione” della maestra.

La realizzazione del sogno di un piccolo paese con una grande biblioteca ha completato indubbiamente il ciclo virtuoso immaginato dalla signorina Sbaiz, ed oggi, a quarant’anni da quel marzo 1970 quando l’avventura è iniziata, si potrà apprezzare meglio il percorso biografico della maestra Alma anche alla luce di questo altro aspetto della sua vita che ha così strettamente incrociato un pezzo della storia di Cordovado.

 

Il libro “La signorina Sbaiz. Tra scuola e biblioteca” di Dario Bigattin, edito dal Circolo culturale Gino Bozza, sarà presentato sabato 24 aprile nell’auditorium di palazzo Cecchini, alle 16.00, alla presenza dell’assessore regionale alla cultura Roberto Molinaro. Tutta la cittadinanza è inviata a partecipare.