Intervista a Paolo Vernier. “Lavoro di squadra per lo sviluppo”

Paolo Vernier è dallo scorso giugno assessore allo sport, alle attività produttive e al commercio della Giunta Toneguzzo. Alla prima esperienza come amministratore pubblico, è titolare della Midj sedie, azienda a conduzione familiare nata negli anni ’80 che esporta il 65% della sua produzione e conta circa 70 dipendenti, quasi tutti cordovadesi. Un marchio interamente “Made in Italy”, che presta notevole attenzione alla qualità e al design e continua ad incrementare cataloghi, prodotti, clienti e aree di riferimento commerciale. E’ stato a lungo presidente della Spal Cordovado.

Secondo lei qual è il ruolo del commercio nel nostro comune? Siamo un piccolo Paese e le nostre attività commerciali sono a carattere familiare.

Hanno bisogno di impulsi nuovi e linfa, che possa venire grazie all’impegno degli organi preposti: sarebbe bello non tanto attivare grandi centri commerciali, quanto incrementare la qualità e le ricerche di nicchia sia nei prodotti di largo consumo che nel food.

In giunta a quali progetti sta lavorando?

Per quanto riguarda lo sport ci stiamo attivando per migliorare l’efficienza delle strutture ricettive del Paese, in particolare quelle dell’impianto sportivo, ma senza trascurare anche gli appassionati di altri sport molto seguiti. Abbiamo effettuato alcune richieste di contributi e stiamo attendendo le necessarie conferme. Per quanto riguarda la zona artigianale, stiamo attendendo l’avvio dei lavori per la realizzazione della rotonda viaria, che agevolerà il transito dei veicoli anche pesanti, snellendo il traffico lungo la strada statale San Vito – Portogruaro. Migliorando la viabilità, ci attendiamo anche la possibilità di nuovi insediamenti produttivi.

paolo vernierLo scorso 27 gennaio, in un articolo sul “Corriere della Sera” il ministro dell’economia Giulio Tremonti spiega alcune sue posizioni sulle quali sembra puntare molto. Per esempio: “Non credo che la via giusta sia quella dei piccoli rattoppi inter- ni (…) Credo sia arrivato il mo- mento di cominciare a studiare seriamente la riforma fiscale, basandola sul federalismo (…) Il nostro sistema non è né giusto né efficace perché fa perdere troppo tempo alle imprese e perché i cittadini pagano (…)”. Che cosa ne pensa? Crede che anche a livello di piccola comunità possano essere la giusta risposta alla situazione odierna?

Penso sia il momento di procedere a una semplificazione generale, sia nel settore pubblico, che nel privato e credo che il federalismo fiscale possa essere un grande passo verso le riforme necessarie in questo Paese.

Il grande economista Adam Smith sosteneva: “Non è dalla generosità del macellaio, del birraio o del fornaio che noi possiamo sperare di ottenere il nostro pranzo, ma dalla valutazione che essi fanno dei propri interessi”. Concorda?

A mio parere ci vogliono il coraggio, l’intraprendenza, la capacità e la generosità del singolo, come anche la lugimiranza di saper valutare obiettivi, risorse e risultati. Credo che tutto possa concorrere all’ottenimento di un successo valido per il singolo e per il gruppo.

Ha avuto l’occasione di conoscere il Ministro Brunetta. Che cosa le ha lasciato questo incontro?

Conosco bene il Ministro e credo che i nostri incontri, che sono stati più d’uno, potranno proseguire per il futuro. Quindi mi piacerebbe dire che non mi ha “lasciato” nulla, ma è stata, è e sarà una collaborazione positiva, amichevole e priva di secondi fini. Da lui ho imparato molto, soprattutto il senso di disponibilità con tutti in qualunque momento. Non si è mai troppo “importanti” per dare una mano agli amici e il Ministro in questo è davvero un uomo speciale.

Cosa si augura per il futuro?

Abbiamo appena iniziato un lungo percorso, la squadra è motivata: non è il singolo che fa il risultato, ma il team, e a questo proposito tanti anni spesi a seguire il calcio mi hanno insegnato molto.

Elisa Biasutto