Vidoni campione d’Australia

La passione e l’allenamento, a volte, portano lontano. In alto, o perfino dall’altra parte del mondo. Così, nello scenario imprevedibile e globalizzato della vita,
accade che un ragazzo italiano vinca il titolo nazionale australiano nella boxe thailandese.

Cordovadese, Alessandro Vidoni vive a Sydney dal 2007, innamoratosi dell’Australia dopo averla girata in lungo e in largo, l’anno prima con l’amico Michele. Ha da poco cambiato casa, studia Business management all’Università, lavora come istruttore in una palestra a Bondi Blades, la più famosa spiaggia cittadina, onde da surfare e luce oceanica. E, naturalmente, combatte.

La Muay Thai è un’antica arte marziale. Si usano pugni, calci, soprattutto ginocchiate e gomitate. Guantoni, paradenti e conchiglia sono obbligatori, ed ec-
cetto le parti basse e la schiena è permesso colpire ovunque, più o meno liberamente. Tutt’altro che una passeggiata, anzi: sono botte. Alessandro, 29 anni,
inizia a praticarla a venti, per curiosità.

A ventiquattro i primi incontri, poi qualche intervallo, pause, normali intermittenze biografiche. Dal 2007, invece, è tutto un crescendo. Dedizione piena, allenamenti intensificati, compreso un camp di un mese e mezzo in Thailandia, patria della disciplina. Come giocare a calcio in Brasile. Una volta a Sydney, incontri sempre più frequenti con avversari di livello.

E’ bravo, sa il fatto suo, colleziona vittorie, in casa e fuori: Melbourne, Wagga Wagga e pure a Wellington, capitale della Nuova Zelanda. Padroneggia il ring con successo, fino ai titoli. Prima quello WMTA pesi medi (71,5 Kg) della East Coast. Poi il titolo nazionale WKA, contro il campione in carica Aaron Cheeney.

Vidoni Curtis Vadi

La strada è stata lunga e faticosa – racconta Alessandro – non solo per il fatto di doversi allenare sei volte a settimana, due sedute al giorno talvolta, ma
soprattutto per aver perso quasi dieci chili. Durante le otto settimane di preparazione ho avuto alti e bassi, fisici e morali. C’è anzitutto la necessità di convincersi mentalmente che ne vale la pena, qualsiasi cosa succeda nei fatali 15 minuti dell’incontro. Ci sono sacrifici e rinunce, ma si imparano anche cose nuove, sul funzionamento del corpo umano e sul modo in cui reagisce a diete, lunghi e duri allenamenti, infortuni di ogni genere. Ho letto libri sulla nutrizione, pesato con la bilancia quasi ogni pasto, partecipato a forum on-line per avere consigli sui problemi affrontati durante la preparazione
”.

 

Dolori ad un ginocchio lo hanno tormentato, battuti anche quelli. Il 4 aprile sarà protagonista di un evento dal nome evocativo, ”Eight men eliminator”: otto tra i migliori atleti della scena australiana e neozelandese si sfideranno a eliminazione diretta. A maggio combatterà per il primato WKBF. Lo attende una primavera davvero impegnativa, ad alto voltaggio. Anzi no, un autunno, che le stagioni sono invertite laggiù, nell’emisfero sud, dove un ragazzo italiano punta a un nuovo titolo australiano, nella boxe thailandese.

 

Antonio Costantini